Eydallin e Lenzi si aggiudicano l’Adamello Sky Raid 2015
Epilogo su una delle gare scialpinistiche più suggestive al mondo, quest’anno ai nastri di partenza ben 700 atleti provenienti da 13 nazioni
Parla italiano la quinta edizione dell’Adamello Ski Raid, almeno per quanto attiene alla competizione maschile. Una delle gare scialpinistiche più suggestive del mondo, affrontata quest’anno da settecento atleti provenienti da 13 nazioni, ha visto infatti salire sui due gradini più pregiati del podio i piemontesi Matteo Eydallin e Damiano Lenzi, nonché il sondriese Michele Boscacci insieme al furvese Robert Antonioli, un poker azzurro, che è anche un poker del Centro Sportivo Esercito. La terza piazza della competizione organizzata dall’Adamello Ski Team con addirittura triplice validità (Coppa del Mondo, La Grande Course e Coppa delle Dolomiti) è stata invece appannaggio dello svizzero Martin Anthamatten e del tedesco, classe 1993, Anton Palzer. Per i campioni iridati Eydallin e Lenzi si tratta di un successo che interrompe il loro digiuno a Ponte di Legno e che garantisce ai due il successo anche nel secondo appuntamento de La Grande Course dopo quello al Pierra Menta, mentre in Coppa del Mondo Lenzi si avvicina con decisione al leader Antonioli, anche grazie ai bonus. In campo femminile, invece, la coppia iberico – francese, composta da Mireia Mirò e da Laetitia Roux ha fatto centro per la terza volta, riaffermando la propria supremazia in questa gara lunghissima, ma anche affascinante come poche. Seconda la francese Axelle Mollaret in coppia con Emelie Forsberg, le quali hanno preceduto la cuneese Katia Tomatis ed Elena Nicolini, unica medaglia trentina.
La gara, cominciata alle 5,30 del mattino sotto il Passo del Tonale per gli uomini e poco dopo le sei da Passo Paradiso per le donne, ha proposto agli atleti uno scenario indimenticabile, non solo per i panorami e il cielo terso che li ha incorniciati, ma anche per il calore trasmesso dal pubblico, stimato in 3.500 unità. Di record non si può parlare, visto che il tracciato seguito dagli atleti è stato ancora una volta diverso dai precedenti, ma non c’è dubbio che sia il tempo di 4 ore 41’36” fissato dai vincitori al termine di 43 km con un dislivello di 4.000 metri, sia quello di 4 ore 40’ 49” accreditato alle vincitrici, siano di tutto rilievo e raccontino di un livello tecnico in continua crescita.
Al primo rilievo a Passo Presena Antonioli e Boscacci raggiungono Reichegger e Lanfranchi, che erano partiti velocissimi, mentre Lenzi e Eydallin rimangono dietro. Al Rifugio Mandrone, passano, a pochi secondi l’una dall’altra, le coppie Antonioli – Boscacci, Reichegger – Lanfranchi, Gachet – Bon Mardion, Eydallin – Lenzi, Anthamatten – Palzer. In campo femminile davanti ci sono Mollaret – Forsberg, pochi secondi davanti a Mirò – Roux. Il cielo comincia ad illuminarsi, quando al Passo Tre Denti, alle 7.20, cambia veramente poco, è ancora presto per capire come si ordineranno i big. Al Passo Lobbia, alle otto in punto, Antonioli e Boscacci vantano dieci secondi su Eydallin e Lenzi e due minuti su altre tre coppie. Mirò – Roux, invece, hanno già affibbiato quattro minuti a Mollaret e Forsberg. A Cresta Croce le coppie regine si staccano decisamente dalle altre e si capisce che la contesa per il successo finale è confinata a Antonioli – Boscacci e Eydallin – Lenzi, visto che a questo punto vantano otto minuti su Anthamatten – Palzer, Gachet – Bon Mardion e Reichegger – Lanfranchi. Mirò – Roux passano sei minuti prima di Mollaret – Forsberg. Sulla cima dell’Adamello i due binomi maschili sono sempre molto vicini, stavolta chi guadagna terreno sono Anthamatten e Palzer, che a questo punto hanno ipotecato il terzo posto. È la salita verso il Passo degli Italiani a dirimere finalmente la questione al vertice: Eydallin e Lenzi passano 4 minuti prima di Antonioli e Boscacci e 12 prima di Anthamatten e Palzer. I giochi sembrano fatti, la discesa verso Passo Venezia e poi verso il Lago Pisgana non può modificare questa situazione.
Eydallin e Lenzi arrivano di corsa al palazzo dello sport di Ponte di Legno con 5 minuti e 33” di vantaggio su Michele Boscacci e Robert Antonioli, 7 minuti e 31” su Martin Anthamatten e Anton Palzer, 14 minuti e 44” su Xavier Gachet e William Bon Mardion. I veterani Manfred Reichegger e Pietro Lanfranchi si devono accontentare del quinto posto a 16’13”, davanti all’inedita coppia composta dalla stella Kilian Burgada e Lorenzo Holzknecht, sesti a oltre cinque minuti, e sottotono rispetto alle previsioni della vigilia.
Positivo l’ottavo posto dei due under-23 valdostani Francois Cazzanelli e Nadir Maguet. Thomas Trettel, in coppia con Ivo Zulian, ha chiuso all’undicesimo posto, in virtù del quale si è dovuto sfilare il pettorale rosso di leader della Coppa delle Dolomiti, la cui 23ª edizione si aggiudica Manfred Reichegger. In campo femminile la spunta invece Elena Nicolini, proprio grazie allo straordinario punteggio ottenuto in questa gara, a scapito di Birgit Stuffer (non in gara sull’Adamello).
Va così in archivio con il sorriso la quinta edizione dell’Adamello Ski Raid, le cui luci torneranno ad illuminarsi fra due anni. Intanto questa settimana si potranno rivivere le fasi salienti in televisione: già domani (lunedì 13 aprile) alle 18 andrà in onda uno speciale di un’ora su Rai Sport 1, e sempre nella stessa serata sintesi di 30 minuti su Italia 53 (ore 20), Sportelevision (20), Più Valli Tv (21), Odeon Tv (22), e anche nei giorni successivi su oltre 100 tv areali e locali di tutta Italia.