Spiro Dalla Porta Xydias, il maestro della montagna
Spiro Dalla Porta Xydias è morto a Trieste all’età di 99 anni. Consigliere centrale per molti anni, Socio onorario e Accademico del CAI, vanta un centinaio di prime ascensioni per quanto riguarda l’attività alpinistica e oltre 60 volumi pubblicati per quanto riguarda l’attività di scrittore. Il teatro l’altra sua passione.
“L’attività trentennale di Spiro Dalla Porta Xydias come presidente del Gruppo italiano scrittori di montagna è stata una testimonianza che ha consentito una presenza nella dialettica e nel dibattito sulla realtà della montagna, che ha interessato tutti gli amanti e i frequentatori dei monti, una posizione intellettuale di alto valore culturale e spirituale”, si legge sul sito del Gruppo.
“La sua ultima uscita pubblica risale al 9 novembre 2017, dopodiché le sue condizione di salute sono via via peggiorate”, affermava Dante Colli, attuale Presidente del GISM, nei giorni appena successivi alla sua morte.
Dante Colli lo ricorda come:
Un maestro di etica, fedele e coerente. Una voce autorevole nel mondo dell’alpinismo e delle terre alte.
Biografia
Nato a Losanna nel 1917 era in Scienze Politiche (Università di Trieste). Tra le tante cose è stato insegnante di lingua francese e docente di culture teatrali all’università di Trieste e all’Università di Pola.
È stato un poliedrico, regista teatrale, tra i fondatori del Teatro Stabile di Trieste. Ha allestito spettacoli in Italia con i più grandi attori dell’epoca. Ha diretto la Scuola di Recitazione del Teatro Stabile, quella dell’Istituto d’Arte Drammatica e quella del “Teatro Incontro”.
Le sue opere parlano di montagna, i suoi libri parlano di montagna e di alpinismo tra narrativa biografica, monografie, romanzi, libri storici.
Ha vinto numerosi premi (Premio Cortina”, “Premio Virgilio”, “Bancarella Sport”, “ Sport e Cultura”, “L’Adige”, “Marcolin”,”Una vetta per la vita” “Insegna di San Bernardo”, “Montagna Italia”, “Alpinia” alla carriera, “Personalità dell.Ass.Fair Play”- “Premio “Montagne Olimpiche”).
Ha svolto attività giornalistica collaborando con numerosi quotidiani (“Il Piccolo”, “Il Messaggero Veneto”,”Il Gazzettino”) e riviste specializzate italiane ed estere. È stato Direttore Editoriale del bimensile “Alpinismo Triestino”.
Presidente nazionale del Gruppo Italiano Scrittori di Montagna.
Ovviamente è stato alpinista e nel 1958 è stato nominato Accademico del Club Alpino Italiano. Ha effettuato 107 prime salite e vie nuove e ha ripetute molte classiche di VI grado.
Ha diretto la Scuola Nazionale di Alpinismo Ellenica e la scuola di alpinismo del CAI Bologna.
Ha fondato nel 1956 la Stazione di Soccorso Alpino di Trieste, Udine, Pordenone, Maniago che ha diretto per oltre dieci anni.
E’ stato consigliere centrale del CAI, Presidente dell’Associazione XXX Ottobre, sezione del CAI, Trieste, e Presidente del Club Alpino Accademico Italiano Gruppo Orientale.
E’ stato nominato nel 2002 Socio Onorario del CAI, e nel 2004 cittadino onorario di Cimolais. Insignito dell’Ordine del Cardo per il Soccorso Alpino. Membro emerito per il Soccorso Alpino. Nel 2006 gli è stato conferito il sigillo trecentesco della città di Trieste.
Insomma, un luminare della montagna. È scomparso, all’età di 99 anni, il 19 gennaio 2017.