Abruzzo in rivolta contro il metanodotto Snam
Continuano le proteste contro la realizzazione della centrale di compressione Snam in Abruzzo. Pare si tratti di un progetto di un mega tubo di 687 km che parte dal Salento e risale l’Italia attraverso l’Appennino Centrale e tutto l’Abruzzo interno con un carico di 162 tonnellate annue di monossido di carbonio e ossidi di azoto. Contraria la Regione. Contrari i parlamentari abruzzesi. Contrarie le associazioni sul territorio.
Nei giorni scorsi i sindaci dell’area Peligna sono andati a protestare direttamente a Roma e dire no alla realizzazione del metanodotto Brindisi-Manerbio, progetto che ha avuto l’autorizzazione del Governo. I sindaci sono pronti a tutto, il primo cittadino di Sulmona Casini ha annunciato nei giorni scorsi che riconsegnerà la fascia tricolore direttamente nelle mani di Gentiloni nel caso il progetto venisse attuato.
Ad esprimere la propria contrarietà anche il Cai Abruzzo. Il presidente Gaetano Falcone:
Il CAI Abruzzo esprime piena solidarietà ai Sindaci abruzzesi che si sono recati i giorni scorsi a Roma per sostenere le ragioni del loro e del nostro territorio opponendosi all’ipotesi dell’insediamento di una Centrale di Compressione della SNAM. Ragioni condivise perchè aderenti allo spirito che anima il nostro Sodalizio.
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