Al Ghiacciaio della Marmolada restano pochi anni di vita
Dal 1888 è arretrato di 1.200 metri e con un innalzamento della quota della fronte di 3500 metri. Negli ultimi cinque anni ha perso 70 ettari di superficie, ossia pari a 98 campi da calcio. A questo ritmo entro il 2040 non esisterà più
Il Ghiacciaio della Marmolada…
A questo ritmo entro il 2040 il ghiacciaio della Marmolada non esisterà più. Una condanna a morte che condivide con i due ghiacciai più grandi delle Alpi. Quello dell’Adamello, situato tra Lombardia e Trentino, e quello dei Forni, in Lombardia. Tutti e tre posti sotto i 3500 metri e segnati da perdite di spessore importanti. Misure sulle condizioni superficiali dei ghiacciai indicano che il ghiacciaio della Marmolada e dei Forni hanno picchi di perdita di spessore a breve termine rispettivamente di 7 e 10 cm al giorno. Mentre per il ghiacciaio dell’Adamello le misurazioni a lungo termine rilevano che la perdita di spessore derivata dalla fusione glaciale permette di camminare oggi sul ghiaccio derivato dalle nevicate degli anni ‘80.
La Carovana dei Ghiacciai 2024
A fare il punto è Carovana dei ghiacciai 2024. La campagna nazionale di Legambiente in collaborazione con CIPRA Italia e con la partnership scientifica del Comitato Glaciologico Italiano, ha concluso il suo viaggio sull’arco alpino con la sesta tappa sulla Marmolada.
In particolare, il ghiacciaio della Marmolada è un super osservato speciale da Carovana dei ghiacciai. Che ha fatto tappa sulla Regina delle Dolomiti già nel 2020 e nel 2022 per poi tornarci nel 2024. Quello che emerge è un ghiacciaio in forte sofferenza. Se 136 anni fa si estendeva per circa 500 ettari, ed era grande come 700 campi da calcio, dal 1888 ha registrato una perdita areale superiore all’80% e una perdita volumetrica superiore al 94%. Nel 2024 lo spessore massimo è di 34 metri. L’accelerata della fusione del ghiaccio ad alta quota sta lasciando il posto ad un deserto di roccia bianca, levigata da quello che un tempo era il grande gigante bianco, e prendono vita nuovi ecosistemi.
Le dichiarazioni
Altre minacce per la Marmolada
L’Università di Padova, a luglio ha fatto un primo campionato dell’acqua fusa del ghiacciaio. C’è poi la questione dei rifiuti abbandonati in quota, di ieri e di oggi. Sono circa 400 quelli trovati e raccolti sulla Marmolada dal team di Carovana dei ghiacciai e dai volontari che il 6 settembre, nel primo giorno di tappa, nell’attività di Clean up organizzata in vista di Puliamo il Mondo.
Infine, c’è la questione della post gestione degli impianti chiusi e da smantellare come quello a Pian dei Fiacconi. L’impianto di risalita, chiuso nel 2019, è stato travolto dalla valanga del 2020. Oggi in quota rimane una struttura abbandonata e sventrata dalla valanga e dal pesante impatto ambientale e paesaggistico in un’area montana che è patrimonio Unesco.