Alla ricerca della bellissima e rara Scarpetta di Venere
Il suo nome scientifico è Cypripedium caleolus, dove il termine generico viene dal latino Cypris, ovvero Venere, la dea di Cipro e dal greco pedilon, sandalo, calzatura
Cypripedium calceolus L. (Scarpetta di Venere, Pianella della Madonna)
Mi avevano detto che avrei potuto trovarla lì e io lì un giorno sono andata. Ma non è stato immediato trovarla. Forse perché le cose belle, si sa, si fanno un po’ attendere.
Ho dovuto cercarla e quando ormai scoraggiata mi stavo arrendendo ho girato lo sguardo dietro di me, alla mia destra…lei era lì! Inutile dire lo stupore provato! Quasi pari a quello che si prova nel ritrovare un vecchio amico! Era lì, bella. Belle come solo sanno esserlo le cose rare. E lei rara lo è.
La famosa scarpetta di Venere!
Ma è proprio la sua bellezza che l’ha fatta diventare rara, vittima nel corso tempo di una raccolta indiscriminata. Oggi è una specie protetta e non va assolutamente raccolta!
Il suo nome scientifico è Cypripedium caleolus, dove il termine generico viene dal latino Cypris, ovvero Venere, la dea di Cipro e dal greco pedilon, sandalo, calzatura.
La pianta produce un rizoma robusto grazie al quale si espande. La crescita da seme richiede infatti molti anni affinché la pianta si sviluppi.
Gli insetti impollinatori restano intrappolati nella “scarpetta” a causa della forma particolare del labello e riescono ad uscirne seguendo una via di fuga obbligatoria che li porta a contatto con il polline.
Isabella Pannunzio
i.pannunzio@mountlive.com