Alpinista romano muore sul Petit Mont-Blanc
L’uomo, volontario della Croce Rossa Italiana, è caduto in un crepaccio sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco. L’incidente sotto il bivacco Rainetto
Un alpinista romano, volontario della Croce Rossa Italiana, è morto dopo essere caduto in un crepaccio al Petit Mont-Blanc (3.420), sul versante italiano del massiccio del Monte Bianco, nella Val Veny. Secondo quanto si è appreso, è caduto per una decina di metri. L’incidente si è verificato poco sotto al bivacco Rainetto (3.047 metri).
L’alpinista, come riporta l’Ansa, era con due compagni di scalata quando è precipitato nel crepaccio, tra roccia e ghiaccio. Al momento della caduta non era legato agli altri. Secondo quanto si è appreso, non è morto sul colpo: in un primo momento, dopo la caduta, rispondeva alle urla dei compagni. Sul posto sono intervenuti in elicottero gli uomini del soccorso alpino valdostano e del soccorso alpino della guardia di finanza di Entreves.
L’uomo insieme ad altri volontari si stava allenando in vista dell’ascesa del Monte Bianco lungo la via normale italiana: con il supporto del soccorso alpino della guardia di finanza di Entreves, venerdì 22 luglio il gruppo di sei amici aveva in programma di portare sul ‘tetto d’Europa’ uno striscione “per affermare i valori della pace”.
Il sentiero su cui erano impegnati prima dell’incidente normalmente non è difficile, ma è diventato insidioso dopo le recenti nevicate in quota. Da una prima ricostruzione dei soccorritori, l’uomo è infatti scivolato sul nevaio, cadendo nel crepaccio terminale. Nella stessa fessura finisce però anche la gelida acqua di scioglimento, che gli è colata addosso abbassando man mano la sua temperatura corporea, scesa fino a 26 gradi. A causare la porte può essere quindi stato un malore.
fonte: ansa