Andare a vivere in Appennino. Fino a 30mila euro per acquisto casa

Appennino Emiliano-Romagnolo: la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato il nuovo bando per giovani coppie e famiglie (anche composte di una sola persona) che vogliono andare a vivere in Appennino. A disposizione ci sono 5 milioni di euro per contributi a fondo perduto da 10mila a 30mila euro per l’acquisto della casa. Punteggi premiali per chi ha meno di 30 anni e figli. Domande dal 12 ottobre al 10 novembre.

 

IL BANDO

 

Il bando si propone di favorire e incentivare il ripopolamento e la rivitalizzazione delle aree montane. Per questo è prevista la concessione di risorse a persone fisiche maggiorenni, come contributo a fondo perduto per l’acquisto della piena titolarità di un alloggio da destinare a propria residenza abituale.
Il contributo è limitato all’acquisto di alloggi già esistenti alla data di approvazione del bando e situati nei comuni denominati convenzionalmente “comuni montani”. Sono 121 quelli interessati.

Cosa offre

Il bando offre un contributo a fondo perduto, a fronte di una spesa direttamente sostenuta dal richiedente per l’acquisto di un alloggio.

Il contributo sarà erogato in un’unica soluzione, a seguito della positiva istruttoria della domanda di liquidazione, con la quale si dichiarerà la spesa sostenuta.

L’importo massimo del contributo, che non può in nessun caso essere superiore a 30.000 €, è pari al 50% delle spese sostenute per l’acquisto dell’alloggio. Il contributo minimo richiedibile è pari a 10.000 €.

L’importo del contributo è deciso dal richiedente in sede di domanda di partecipazione, il richiedente si obbliga ad assicurare la quota di cofinanziamento necessaria per coprire la spesa complessiva.

Con questo bando – spiega l’assessora alla Montagna – la Regione rilancia il proprio impegno per i territori appenninici e dà gambe alla Conferenza per la montagna di poche settimane fa. I principali indicatori, a partire dal rallentamento del decremento demografico, confermano che la strada intrapresa è quella giusta. Investire sulla montagna significa investire per uno sviluppo di qualità di tutto il territorio regionale: più sostenibile da un punto di vista ambientale, più equo sul piano sociale. E che metta al centro le giovani generazioni. In linea con le indicazioni che arrivano dal Patto per il lavoro e il clima e con gli obiettivi dello stesso Piano nazionale di ripresa e resilienza.

A chi si rivolge

Alle persone fisiche in possesso, alla data di approvazione del bando, dei seguenti requisiti:

1. cittadinanza italiana o di altro stato dell’Unione Europea o di altri stati non appartenenti all’UE rispettando la normativa sull’immigrazione;
2. residenza anagrafica o di svolgere un’attività lavorativa esclusiva o principale in un comune dell’Emilia-Romagna;
3. maggiore età e essere nato dopo l’1/1/1982;
4. attestato ISEE del nucleo familiare, in corso di validità, calcolato secondo i criteri stabiliti dal DPCM 159/2013 e s.m.i. non superiore a 50.000,00 euro;
5. di non avere ricevuto in precedenza un qualsiasi contributo pubblico per l’acquisto di un alloggio.

Come accedere ai contributi

Il bando è strutturato in due fasi. Tutte le fasi saranno gestite in maniera informatizzata attraverso l’applicativo web SFINGE2020 il cui link di accesso sarà pubblicato sul sito Politiche abitative, nella pagina dedicata al Bando montagna 2022.

Le fasi del bando sono:

  • Fase 1 – Presentazione della domanda di partecipazione
  • Fase 2 – Presentazione della domanda di liquidazione

Come e quando partecipare

Fase 1 – Presentazione della domanda di partecipazione dalle ore 10:00 del 12/10/22 – alle ore 12:00 del 10/11/22.

Nella compilazione il richiedente dovrà indicare:

  • i propri dati e riferimenti anagrafici alla data della compilazione della domanda, e i riferimenti anagrafici alla data di approvazione del bando;
  • l’indirizzo di posta elettronica o PEC, al quale trasmettere notifica delle comunicazioni;
  • la composizione del nucleo familiare, alla data di approvazione del bando;
  • il possesso dei requisiti soggettivi di cui all’art.8 del bando;
  • l’importo del contributo richiesto;
  • la localizzazione dell’immobile;
  • i riferimenti catastali (solo nel caso in cui l’alloggio sia stato già identificato);
  • eventuali dati del cointestatario (solo nel caso di acquisto in comproprietà);
  • la annualità presunta della compravendita (annualità di rendicontazione);
  • il possesso dei requisiti di cui ai punteggi premiali di all’art. 9 del bando;
  • l’attestazione che la compravendita non è avvenuta/non avverrà all’interno del medesimo nucleo familiare o tra parenti di primo grado;
  • l’assunzione degli impegni a adempiere a tutti gli obblighi previsti dal bando.

Fase 2 – Presentazione della domanda di liquidazione

Una volta conclusa la fase 1 verrà redatta e pubblicata la graduatoria delle domande ammissibili. Le domande ammissibili fino alla concorrenza delle risorse disponibili verranno finanziate e accederanno alla seconda fase. Le restanti domande resteranno in una graduatoria di riserva, che potrà essere finanziata nel caso di reperimento di ulteriori risorse nel bilancio regionale.

Documenti necessari

Alla domanda di partecipazione dovrà essere allegata inoltre la seguente documentazione:

  • attestazione ISEE in corso di validità nell’anno di approvazione del bando;
  • nel caso in cui sia stato già individuato l’alloggio e richiesti i punteggi di cui al      criterio C punti C2.a e/o C2.b, l’asseverazione redatta da un tecnico abilitato relativa al possesso dei requisiti relativi ai suddetti criteri

Il richiedente dovrà assolvere all’imposta di bollo di importo pari a € 16,00.

Al termine della compilazione della domanda di partecipazione, il richiedente dovrà avere cura di verificare la correttezza dei dati inseriti in ogni sua parte, provvedendo successivamente a inviare definitivamente la domanda attraverso l’applicativo informatico.

I fondi a disposizione

Salgono così a 25 milioni di euro i finanziamenti messi a disposizione dalla Regione per un’iniziativa inedita, sulla quale l’Emilia-Romagna ha aperto la strada, che punta a contrastare spopolamento, invecchiamento e a favorire nuove opportunità di sviluppo in Appennino e la valorizzazione di aree splendide e importanti per il sistema regionale.

Quasi 700 le domande finanziate con il primo bando del 2020 – rivolto sia all’acquisto che al recupero di immobili – con il quale erano stati stanziati dieci milioni di euro, poi raddoppiati a venti, a fronte dello straordinario successo incontrato: oltre 2.300 le domande ammissibili, a dimostrazione di come fosse stata intercettata un’esigenza reale.

Solo in questa legislatura sono stati assegnati ai territori montani risorse per 750 milioni di euro, che salgono a 2 miliardi dal 2016. Investimenti pubblici di cui circa la metà direttamente dal bilancio regionale. E ora sono in arrivo le risorse del PNRR e della nuova programmazione dei fondi europei. Pochi giorni fa, poi, l’approvazione della nuova legge sulle cooperative di comunità, un provvedimento per sostenere proprio nei territori montani, nelle aree interne e in quelli più fragili nuove forme di sviluppo dal basso che vedano protagoniste le comunità locali.

Il nuovo bando: fondi per l’acquisto della casa in montagna

Il nuovo intervento finanzia solo interventi di acquisto e non di riqualificazione. Una scelta dettata dalla necessità di evitare sovrapposizioni con le diverse misure e benefici nazionali – a partire dal superbonus 110% – che già prevedono agevolazioni soprattutto sul piano fiscale per sostenere interventi di ristrutturazione. Oltre che dalla volontà di rendere più veloci le procedure di erogazione dei contributi, che possono essere assegnati solo a consuntivo.

Peraltro, già nel 2020, con il primo bando, l’acquisto si era rivelata l’opzione che aveva riscosso il maggiore interesse: delle 687 domande finanziate complessivamente, quasi la metà erano state per questa finalità, cui aggiungerne oltre 200 per interventi combinati di acquisto e recupero. Le domande rivolte a realizzare esclusivamente interventi di recupero erano state 147, pari al 21%.

Punteggi aggiuntivi per chi ha meno di 30 anni e figli

Il bando è rivolto a giovani coppie e nuclei familiari, anche composti di una sola persona. Il richiedente dovrà essere nato dopo il 1^ gennaio 1982, non dovrà cioè avere più di quarant’anni; essere residente in Emilia-Romagna, o svolgere un’attività lavorativa esclusiva o prevalente in regione. L’Isee del nucleo familiare non deve essere superiore a 50mila euro.

Il bando prevede punteggi aggiuntivi per chi ha uno o più figli conviventi; per chi ha meno di 30 anni; per chi ha già un’attività lavorativa in un comune appenninico; per chi abita in un Comune non montano e trasferisce la residenza in un comune montano. Tra i requisiti premianti anche quelli riferiti alla localizzazione dell’immobile. Verrà infatti attribuito un punteggio più alto a chi acquista casa in Comuni con gli indici di decremento demografico, vecchiaia e reddito più svantaggiati. La graduatoria rimarrà valida per 12 mesi. Chi aveva presentato domanda per il precedente bando e non aveva ottenuto finanziamenti, se non ha ancora acquistato l’alloggio potrà ripresentarla.

 

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