Aquila reale uccisa a fucilate nel suo nido in Val Pusteria
Nei giorni scorsi un'altra aquila reale uccisa a fucilate nel Parco dei Sibillini
Aquila reale uccisa a Gais, in Val Pusteria. L’aquila è stata uccisa a colpi da arma da fuoco nel suo nido. Un episodio grave che ha suscitato enorme indignazione.
Purtroppo non è l’unico episodio registrato in questo periodo. Nei giorni scorsi stessa sorte per un’aquila reale sull’Appennino, precisamente nel Parco dei Sibillini.
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L’episodio in Val Pusteria condannato trasversalmente da cacciatori e animalisti.
Il Wwf Trentino Mentre un ‘aquila reale veniva uccisa in Val Pusteria, contemporaneamente un’altra veniva presa a fucilate nel Parco dei Monti Sibillini (Marche). Stessa sorte per entrambe, stessa incapacità dell’uomo di rispettare la Natura. Neanche di fronte alla bellezza di queste regine dei cieli ci si ferma.
L’Aquila reale
La sua lunghezza va dai 66 ai 100 cm, compresa la coda, il suo peso varia dai 3 ai 7 kg e l’apertura alare misura dai 180 ai 230 cm.
Il colore – anche del becco – varia a seconda dell’età e l’abito adulto viene completato tra i 5 e i 6 anni di vita. I giovani hanno parti bianche nel piumaggio, gli anziani tendono al fulvo.
La zampa ha le caratteristiche tipiche dei rapaci, con dita brevi e grandi artigli in grado di ferire le prede. Il forte becco le consente di uccidere animali di tutte le dimensioni.In Italia è presente sulla dorsale appenninica e sull’arco alpino, in rilievi della Sardegna, della Calabria e della Sicilia.
La caccia
Ha a disposizione due modi per cacciare: all’agguato e in volo, solitamente cercando di sorprendere le prede. Di solito cacciano in due: un’aquila vola bassa per mettere paura alla preda e l’altra dall’alto cerca di catturarla.
Durante il giorno sta molto tranquilla, tranne nella parte centrale della giornata. Molte aquile hanno una tendenza a spostarsi verso le zone più calde.
L’alimentazione
Si alimenta di mammiferi ed uccelli, a seconda delle zone. In certe aree anche di rettili. Tra i mammiferi preferisce i roditori, lepri, marmotte, citelli, istrici, conigli selvatici, scoiattoli, volpi, martore, faine, cani, gatti, cuccioli di lupo, più di rado caprioli, e virtualmente i giovani di ogni animale che si presentino con dimensioni alla sua portata.
Tra gli uccelli da essa predati rientrano altri rapaci, colombacci, colombelle, tortore, otarde, oche granaiole, oche lombardelle, folaghe, trampolieri, limicoli, cornacchie grige, cornacchie nere, corvi imperiali, gracchi alpini, gracchi corallini, taccole, galli cedroni, galli forcelli, pernici bianche, pernici rosse, fagiani, francolini, quaglie e starne.
Tra i rettili rientrano serpenti, tartarughe (che cattura e lascia cadere da grande altezza sulle rocce) e talvolta, in assenza di prede migliori, ramarri e altri sauri. Per completare la carrellata è opportuno citare rane e rospi.
Spesso i due partner cacciano insieme e giocano con la preda.
fonte: wwf
Complimenti ai sudtirolesi!
Ma dico sto assassino lo farà così franca? Possibile che nessuno nel paese non sa chi è stato? È vergognoso per tutti perché chi lo sa è non dice niente è ugualmente colpevole come il barbaro che ha compiuto l’imperdonabile atto!!😢Nessuna denuncia? Niente di niente?
se a questo fatto aggiungiamo l’inseguimento di un’orsa zoppicante e il suo cucciolo da parte di due deficienti in macchina in Val Rendena, devo dire che in Trentino Alto Adige il QI sta precipitando di livello
Piccoli “uomini” dannosi quanto inutili dei quali la Terra non ha nessun bisogno.
Taglia aperta ad oltranza fino a “cattura” dell’infame soggetto. Di seguito pena esemplare, con in più l’amputazione del dito indice