Bhagirathi III: probabile prima salita cresta sud-ovest da team svizzero

Stefan Siegrist, Jonas Schild, Kaspar Grossniklaus e Hugo Béguin dopo aver rinunciato per la terza volta allo Shivling

Team svizzero effettua la (probabile) prima salita della cresta sud-ovest del Bhahirathi III (6.454 mt). Stefan Siegrist, Jonas Schild, Kaspar Grossniklaus e Hugo Béguin sono tornati nel Garhwal Himalaya indiano per un terzo tentativo sul Shivling (6.540 m). E per la terza volta si sono dovuti arrendere. Ma hanno approntato subito un Piano B.

Il tentativo allo Shivling

Siegrist e Schild hanno provato la prima volta lo Shivling nel 2021, ma hanno dovuto desistere a causa di problemi di salute. L’anno successivo, un tardo monsone ha appesantito la montagna con tonnellate di neve ed il rischio di valanghe era altissimo.
Questa volta, nonostante le forti piogge che hanno ritardato il loro viaggio, il tempo è migliorato rapidamente. Siegrist e Schild, accompagnati da Hugo Béguin e Kaspar Grossniklaus, hanno raggiunto il campo base in tempo utile. Si sono subito acclimatatati con tre rotazioni. L’intera squadra era in ottima salute, il tempo era stabile e le condizioni sulla montagna miglioravano ogni giorno.

 

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Il primo giorno, hanno scalato un pilastro roccioso fino a un primo campo a 5.700 m. Il giorno seguente, hanno continuato in ottime condizioni. L’arrampicata era perfetta, le crepe ideali, hanno affermato gli svizzeri. Hanno poi notato che il percorso era cambiato radicalmente dal loro ultimo tentativo, in particolare un diedro che non esisteva più. Poi, all’ora di cena, le cose sono improvvisamente peggiorate. Kaspar Grossniklaus si è ammalato di edema polmonare ad alta quota nel campo 2 a 6.100 m. La stessa storia, lo stesso posto e la stessa elevazione del primo tentativo nel 2021. Niente da fare. Anche stavolta bisogna scendere. Hanno così interrotto la salita a 400 metri sotto la vetta e sono scesi in corda doppia.

Bhagirathi III: alternativa pronta

Gli scalatori non erano pronti a tornare a casa a mani vuote. Con Kaspar Grossniklaus recuperato, hanno abbracciato un piano B che era proprio di fronte a loro. La cresta sud-occidentale del Bhagirathi III. Avevano studiato la potenziale linea dal campo base.
Solo quattro giorni dopo il ritorno dallo Shivling, sono partiti attraversando il ghiacciaio Gangotri e scalando fino a 5.600 m. Lì hanno trovato un bivacco e hanno trascorso una notte fredda nella tenda. La mattina seguente hanno superato il campo di neve che portava alla cresta, che era totalmente su roccia. Una banda di roccia scura e fragile e la sfida più grande, raccontano gli elvetici, è stata trovare solide prese e posti dove mettere protezione. Ma all’ora di pranzo erano abbracciati sulla vetta. Per la discesa, la squadra ha utilizzato lo stesso percorso.

 

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Nessuna registrazione di altre salite

Gli svizzeri sono sicuri che la loro sia stata la prima salita della cresta sud-ovest.

Non abbiamo trovato informazioni su altre salite su Internet o dalla Indian Mountain Federation. Abbiamo anche chiesto ad altri scalatori di contattarci se sanno qualcosa in contrario. In ogni caso, è stata una salita estremamente bella dopo un’altra delusione sullo Shivling.

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