C’era una volta Prati di Mezzo, la stazione sciistica del Pnalm
Quest’anno gli impianti sono rimasti chiusi, anche ora con l’arrivo della neve. Il Comune ha tentato la via della concessione gratuita: il bando di gestione è andato deserto. Impianti rimodernati e realizzato un ostello: spesa 500mila euro circa. Parla il sindaco di Picinisco Scappaticci
Prati di mezzo, una splendida location nel cuore del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (versante Laziale) chiusa o funzionante a singhiozzo da anni. Ora, proprio in questi giorni dopo un inverno nero per operatori turistici ed amanti dello sci, è tornata la neve… ma a Prati di Mezzo è tutto serrato!
Dopo le segnalazioni giunte in redazione abbiamo cercato di capire cosa ci sia alla base delle problematiche di tale stazione sciistica posta a 1.500 metri di altitudine alle falde delle alture delle Mainarde.
Ma prima di tutto vediamo di cosa stiamo parlando…
L’area Turistica-sportiva di Prati di Mezzo (1500 s.l.m.) è situata nel comune di Picinisco ed è considerata un sito di alto pregio naturalistico. Si può utilizzare sia in estate, come palestra naturale per mountain bike, trail running, arrampicate, escursionismo, calcetto e tennis sull’erba, sia in inverno come campo scuola, essendo sede di due impianti sciistici, “La valletta” e la “PS40”, da ben 35 anni. Ma l’area è l’ideale per escursioni, con itinerari verso La Meta e i monti della Meta, le Mainarde, il Forcellone e il Monte Cavallo. Si può praticare sci di fondo. E in estate vai con il campeggio.
Ma non solo sport. I fruitori dell’area possono trovare il ristorante-rifugio “Il Baraccone”, l’area attrezzata per il pic-nic, l’ex-rifugio della forestale “la Casermetta”, e le due aree per campeggiatori “la Pineta e Forestelle”.
Titolare degli impianti e dell’area circostante è il Consorzio Valcomino, costituito dal comune di Picinisco, dal comune di San Donato V.C., dalla XIV comunità Montana di Atina e dalla Provincia di Frosinone.
Ebbene, Prati di Mezzo, dopo gli anni d’oro (realizzata negli anni ’70), stenta a risollevarsi. Il Comune di Picinisco, quest’inverno, ha tentato la via della gestione gratuita. Da poco sono stati revisionati, migliorati e rimodernati gli impianti e non solo. E’ stato realizzato anche un ostello ex-novo. Spesa complessiva che si aggira attorno ai 500 mila euro, come ci dice il sindaco di Picinisco Marco Scappaticci.
Così le preoccupazioni che gli impianti restassero fermi hanno spinto il Comune, come si diceva, di emanare apposito bando di concessione per l’impianto che serve la sciovia “La Valletta” che misura una lunghezza di 530 metri coprendo un dislivello di 45 metri e la seconda sciovia con una lunghezza di 255 metri e un dislivello doppio del primo, 90 metri.
Risultato? Il bando è andato deserto, nessuno ha risposto alla chiamata. A quanto pare Prati di Mezzo costa, ha costi di gestione alti e l’attività non risulta redditizia. Anche perché la location, visto l’andazzo degli ultimi anni, ha perso sempre più presenze. In più persistono altri problemi infrastrutturali, come vedremo.
Ora, si diceva, l’arrivo della neve. “Poca – ci dice il sindaco – per aprire gli impianti. Nonostante il bando sia andato deserto, noi possiamo avviare, anche in modo veloce, una trattativa privata ma occorre almeno un metro di neve per avviare la macchina e tale nevicata non è di questa portata. Con 20-25 cm di neve si rovinano anche i mezzi”.
E le strutture? “Il Baraccone è aperto nei fine settimana e gestito da una Cooperativa. L’Ostello da poco realizzato deve essere arredato e poi partirà il bando per la gestione. Il problema di Prati di Mezzo – aggiunge Scappaticci – è datato. Ci sono voluti 13 anni per sostituire l’impianto ormai obsoleto e nel frattempo abbiamo perso il nostro bacino di utenza che è soprattutto del Cassinate e dell’area di Formia. Gli sciatori, in pratica, se ne sono andati altrove”.
Peccato, diciamo noi. Peccato dice anche il sindaco. “Peccato, perché il sito ha enormi potenzialità, ma va fatto sistema. Noi abbiamo un progetto di massima per una nuova cabinovia che arriverebbe sino a quota 2000 verso La Metuccia ed in più è previsto anche l’ampliamento di quella esistente sino allo Sbalzo della Cicogna”.
Ma i problemi, come si accennava, sono tanti. Uno di questo è la viabilità. “Abbiamo – aggiunge il primo cittadino – più volte sollecitato la Provincia ad intervenire per la messa in sicurezza, i guard-rail sono divelti, il manto è quel che è. Insomma, l’arteria non è in sicurezza. Ad esempio, l’area di Prati di Mezzo si presta benissimo per attività ad hoc con le scuole ed avviare specifici percorsi di insegnamento allo sci, ma gli istituti si guardano bene dal portare i ragazzi su considerata le condizioni della strada di collegamento”.
Questo è quanto. Lo scorso anno, dopo l’operazione di restyling, si tentò di risollevare le sorti di Prati di Mezzo con appositi incentivi: furono fissate tariffe molto ridotte, anche per il noleggio degli attrezzi. L’obiettivo era il rilancio… l’obiettivo è tuttora il rilancio…