Daniele Nardi racconta i fatti del Nanga Parbat
Daniele Nardi racconta la spedizione invernale al Nanga Parbat. In una video intervista racconta le sue verità, quello che è successo coi suoi compagni di spedizione, il suo ritorno a casa. Ci dice dell’incidente a Bielecki, la sua caduta, la decisione di Moro e Lunger di unirsi alla spedizione internazionale composta da lui, Txikon e Sapdara.
Su tali eventi se ne sono sentite tante, molte versioni, anche dopo la conquista della vetta inviolata in inverno da parte di Txikon, Sapdara e Moro. Durante la spedizione, come ricorderete, Txikon “allertò” anche l’ambasciata italiana e il Cai pakistano accusando Nardi di essersene andato senza pagare il “conto”. Sapdara, in un video (sempre in quei giorni) affermava che Nardi non lo aveva pagato anche in riferimento della spedizione dell’anno precedente (in quell’occasione scoprimmo che il pakistano non era un compagno di spedizione, quindi, ma un portatore). Nardi, è stato sinora per lo più in silenzio – probabilmente anche per non passare, come era facile passare, per colui che rosicava – ma ora dice tutto…
INCREDIBILE, DA NON CREDERE! Ho scritto in maiuscolo perchè nel giornalismo il carattere MAIUSCOLO sta a significare che quello che si scrive è da gridare, ad alta voce! In alta montagna, una spedizione dove dovrebbe regnare IL TUTTO PER UNO, dividersi il pane, il sonno, avere l’obiettivo che ci si è prefissato, raggiungere la vetta, come possono accadere simili cattiverie! E le offese? Confesso che sarei stato contento che queste persone non avessero conquistato la vetta, perchè uno l’ho criticato sia per come ha trattato i giornalisti e sia per un programma televisivo che ha condotto come cronometrista. Ma tutto fa brodo! Povera montagna come è ridotta per colpa dell’uomo.