David Göttler rinuncia al Nanga Parbat per la quarta volta

Niente da fare per David Göttler al quarto tentativo sul Nanga Parbat. Sulla Parete Rupal. Lo ha annunciato egli stesso con un post su Instagram, la decisione dopo un summit push lanciato con Tiphaine Duperier e Boris Langenstein; ovvero i suoi compagni di cordata nella seconda parte della spedizione, all’indomani della decisione di Mike Arnold di rientrare a casa per impegni di lavoro.

David GöttlerSapevamo che serviva una notte fredda e senza nuvole per far gelare la parte bassa della via così che potessimo avere neve compatta e scongiurare la caduta di massi. La prima ora è stata perfetta, poi un imprevisto temporale è arrivato a farci dubitare delle nostre possibilità. Per fortuna abbiamo continuato, perché la tempesta è passata in breve tempo e siamo riusciti a raggiungere il nostro primo campo sulla cresta a 6000 metri in condizioni pressoché perfette, seppur con qualche fulmine e rovescio di neve.
Sono sicuro che tutti preferiscono un post di vetta a uno di ritiro…e credetemi, vale lo stesso per me! Ma questa volta sono così orgoglioso di quello che abbiamo ottenuto, che sono felice di condividerlo come lo sarei se avessimo raggiunto la vetta. Rimanere coerenti con uno stile di arrampicata puro per me è più importante che arrivare in vetta.
Ringrazio Boris e Tiphaine per avermi permesso di unirmi alla loro squadra, e anche Mike Arnold che ha lavorato con me all’inizio ma non è potuto restare per il tentativo finale.
Il meteo, infatti, poi è peggiorato e ha costretto il team a desistere dal tentativo.

Una cosa impegnativa della salita di quest’anno è stata proprio quanto il tempo fosse instabile e mutevole.

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