Tendenza

Due nepalesi tentano il Manaslu in inverno in puro stile alpino

Tenji Sherpa e Vinayak Jay Malla saliranno per la via normale senza campi fissi in quota, niente corde fisse e niente ossigeno supplementare

Siamo tutti con gli occhi sul K2 quest’inverno. Sulla seconda montagna della Terra, l’unica a non essere stata scalata ancora in inverno, ci sono una sessantina di alpinisti e sherpa, quattro spedizioni. E si stanno dando un gran da fare!

Ma quest’inverno ci sono altre spedizioni interessanti. Al Manaslu, oltre a Alex Txikon, Simone Moro e Inaki Alvarez, ci sono due giovani nepalesi che intendono salire in perfetto stile alpino, ossia senza campi fissi in quota, niente corde fisse e niente ossigeno supplementare. Una novità per un’invernale.

Loro sono Tenji Sherpa e Vinayak Jay Malla. Saliranno sulla via normale attraverso il versante nord-est.

Tenji Sherpa Come rappresentanti delle giovani generazioni, vogliamo inviare un messaggio positivo al mondo: le montagne del Nepal sono una destinazione sicura.
Abbiamo trascorso più di un decennio a sfidare noi stessi e ad aiutare gli altri a raggiungere i loro obiettivi nel nostro paese. Poiché la pandemia di coronavirus ha spazzato via il lavoro tradizionale negli ultimi mesi, siamo potuti ritornare sui nostri progetti, sviluppare le nostre competenze e  ampliare la nostra esperienza.

 

Non sono principianti. Tenji che Vinayak sono guide alpine internazionali e hanno esperienza sugli Ottomila.
Vinayak ha scalato due volte l’Everest, oltre a Lhotse e Manaslu. Tenji ha raggiunto sei volte l’Everest e ha scalato anche il Lhotse e il Manaslu. È stato in cordata con lo svizzero Ueli Steck, con il quale ha scalato l’Everest nel 2012 senza ossigeno supplementare. Sempre con l’alpinista svizzero  scalò anche la parete nord del seimila Cholatse, era il 2015.

 

Tenji Sherpa e Vinayak Jay Malla
Tenji Sherpa e Vinayak Jay Malla

 

Tenji Ueli mi ha insegnato a credere in me stesso.

 

Per la spedizione sul Manaslu, i due hanno ricevuto un aiuto da Nirmal “Nims” Purja, che ha prestato loro l’attrezzatura e li ha anche sostenuti a livello finanziario.

foto: facebook Vinayak Jay Malla

Un Commento

  1. Faccio il tifo per questi giovani ragazzi nepalesi. Mi piace la solidarietà che si è creata attorno a questa impresa, all’aiuto che hanno ricevuto per poter raggiungere l’obiettivo. Viva il Nepal forza ragazzi💪

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