Enduro in montagna nonostante i divieti Covid-19, sei giovani denunciati
È accaduto a ridosso del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise
In tempi di coronavirus non si può certo praticare l’enduro, si deve restare a casa e non ci si può spostare e poi in caso di infortunio diventerebbe complicatissima la gestione dei soccorsi, dei recuperi e anche la gestione del paziente in ospedale.
A Collelongo, in Abruzzo, provincia di L’Aquila (a ridosso del Pnalm) sei giovani di circa 20 anni, provenienti da diversi paesi della zona, hanno deciso per un’uscita in modo da enduro proprio sulle montagne a ridosso del parco nazionale d’Abruzzo e del parco del Velino e del Sirente percorrendo un tratto che si estende su tutta la Vallelonga. Ovviamente la loro presenza e rombi delle loro moto non sono passati inosservati, e subito è partita la segnalazione all’amministrazione comunale.
Via alle indagini da parte della polizia locale del centro abruzzese coadiuvati dai colleghi di Trasacco, Luco dei Marsi e Avezzano. In poche ore i giovani sono stai individuati e denunciati presso la Procura della repubblica, in base all’art. 650 del codice penale e dei DPCM emanati nei giorni scorsi. Per loro si prospetta una forte sanzione e l’avvio dell’iter giudiziario con implicazione penale.