Everest, il 23 maggio 2019 record di alpinisti in vetta (354)
Lo scorso anno sull'Everest code sulla parte alta del percorso. Purtroppo anche morti
Everest: record di alpinisti in vetta. Era il 23 maggio 2019. Nel totale 354 persone, sia dal versante sud del Nepal sia dal versante nord del Tibet. Ricordiamo tutti le immagini che arrivavano l’anno scorso dall’Everest, code all’Hillary Step e nella parte alta del percorso. E purtroppo anche deceduti.
Oggi, un anno dopo, il panorama sull’Everest è totalmente diverso a causa del Covid-19. Everest deserto. Sul versante tibetano una sola spedizione cinese. Spedizione che ha tentato già due volte la vetta ma ha dovuto desistere a causa del maltempo. Sono lì per celebrare la prima salita cinese sull’Everest e per effettuare una nuova misurazione del Tetto del mondo. Rucordiamo che i cinesi stanno approfittando di questo periodo per effettuare lavori sulla montanga. Prima fra tutti il 5G (qui articolo) ma anche una maxi operazione di pulizia e l’installazione di nuovo sistema di smaltimento dei rifiuti (qui articolo).
Tornando all’anno scorso, dei 354 alpinisti in vetta, 141 lo hanno fatto per via normale dal Nepal e 213 lungo la via normale dal Tibet.
Il giorno precedente in vetta 218 persone.
Le foto dell’Hillary Step l’anno scorso fecero il giro del mondo, diventarono virali sui social. Il Governo nepalese disse che la faccenda andava affrontata e risolta con un nuova regolamentazione. Regole che, purtroppo, ad oggi non sono arrivate.
Il precedente record per il maggior numero di persone sulla vetta dell’Everest in un solo giorno risaliva al 19 maggio 2012, quando salirono sugli 8.848 metri un totale di 245 persone calpestò la vetta: 209 da sud e 36 da nord.
La montagna
Il monte è chiamato Chomolungma (madre dell’universo) in tibetano e Zhumulangma in cinese. Il nome nepalese è Sagaramāthā, ideato dallo storico nepalese Baburam Acharya e adottato ufficialmente dal governo del Nepal all’inizio negli anni sessanta.
Nel 1852 venne chiamato “Cima XV”. Il nome comunemente usato oggi fu introdotto nel 1865 dall’inglese Andrew Waugh, governatore generale dell’India, in onore di Sir George Everest, che al servizio della corona britannica lavorò per molti anni come responsabile dei geografi britannici in India.