Everest, Marc Batard tiene duro
Il 70enne alpinista francese (vuole diventare il più anziano sull'Everest senza ossigeno supplementare) ha avuto un problema di salute e trasferito in elicottero dal campo base a Namche Bazar; ma ora è di nuovo operativo...
Marc Batard tiene duro. Arrivato al campo base dell’Everest (Gorak shep, 5164 mt) circa due settimane fa, l’alpinista francese 70enne – intende diventare il più anziano sul Tetto del Mondo – ha avuto un problema di salute ed è stato evacuato in elicottero a Namche Bazar. Ha avuto un problema ai denti ed è stato sotto antibiotico per 24 ore, come egli stesso dice. Ma ormai sembra tutto risolto e forse già oggi è di nuovo operativo.
Per Marc Batard, soprannominato il velocista dell’Everest, il morale resta buono.
Il dottore mi ha trovato in buona salute. Ma devo riposarmi prima di risalire intorno al 4 maggio.
Il francese, a 70 anni, tenterà la vetta senza ausilio di ossigeno suppelementare. Tempo massimo il 29 maggio.
Ho incominciato ad arrampicare a diciott’anni, e m’interessava solo il record: andare più veloce, andare meglio… La montagna mi affascinava. Era l’ambiente magico dove potermi finalmente distinguere, uscire dal gregge, essere qualcuno e non semplicemente il piccolo Batard con le orecchie a sventola che a scuola, durante la ricreazione, tutti prendevano in giro.
La spedizione
Il francese Marc Batard, il velocista delle cime, ha scalato l’Everest in 22 ore e 29 minuti, era il 1988. Una vita in montagna, una vita di montagna. Lo scorso anno ha tentato l’Annapurna, rinunciò per le logiche commerciali che visse al campo base. Lo scorso autunno riuscì, con il suo team, ad individuare ed attrezzare una nuova via per l’Everest che evitasse la roulette russa del ghiacciaio del Khumbu, labirinto di seracchi e crepacci. Ed è quella via che seguirà ora, dal campo base nuovo (Gorak Shep, 5.164 mt) si ricongiunge alla via normale al campo 2. Sircuramente una alternativa più sicura. La via passa per le pendici del Nuptse sino a una vetta senza nome a 5.880 mt (chiamata Sundare Peak). Poi su per una cresta innevata sino alla alla cresta occidentale e, come detto, a campo II (6.450 mt).
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Marc Batard non è da solo. È accompagnato dal figlio Alan e da Pasang Nuru Sherpa (13 volte sull’Everest) e suo figlio Tengi.