Frana al Piz Scerscen (Bernina), lingua di rocce e neve lunga 5 km

Frana sul Piz Scerscen (Berinina), al confine tra Italia e Svizzera. Dopo la frana ad ottobre, domenica scorsa, intorno alle 7 di mattina, si è registrato un nuovo crollo di seracchi e rocce sotto la parete nord-ovest della montagna, a circa 3400 metri di quota. Una frana, quella staccatasi domenica, dalle dimensioni impressionanti. Immagini impressionanti arrivano dai sorvoli fatti in zona Bernina dal Club Alpino Svizzero e dai soccorritori.
Oltre un milione di metri cubi di materiali si è riversato a valle per circa 5 km lungo il Ghiacciaio di Tscherva in Val Roseg. Non dovrebbero esserci persone coinvolte. “Da voli di ricerca non sono emerse persone sepolte. Inoltre, non sono stati segnalati dispersi. Alcuni escursionisti che hanno trascorso la notte nel locale invernale della capanna Tschierva del Club Alpino Svizzero (CAS), che è chiusa, sono al sicuro”, questo quanto riferito da un porrtavoce della Polizia cantonle grigionese.

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Conseguenze

La sezione Bernina del Club Alpino Svizzero fa sapere che la frana al Piz Scercen ha interessato gli accessi al rifugio Coaz e al rifugio Tschierva, inagibili le traversate del Vadret da Tschierva verso il Piz Roseg, il Piz Scerscen e il Piz Aguaglios. Sentieri, quindi, interdetti sino a nuova comunicazione da parte del Club Alpino Svizzero e da parte delle altre autorità elevetiche interessate.
Seguirano, quindi, agigornamenti a tal riguardo.

Piz Scerscen

Il Piz Scerscen (3.971 metri) è una montagna del massiccio del Bernina nelle Alpi Retiche occidentali. Si trova lungo la linea di confine italo-svizzera tra il Pizzo Bernina ed il Piz Roseg. Dal versante svizzero si trova il comune di Samedan; dal versante italiano quello di Lanzada.
La prima salita alla vetta del Piz Scerscen avvenne il 13 settembre 1877 da parte di Paul Güssfeldt con le guide Hans Grass e Kaspar Capat.

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