Fringuello alpino, casa dolce casa a 3.647 mt alla Capanna Gnifetti
Progetto scientifico Cai e Muse. Il nido posizionato sul Monte Rosa, dopo quello sulle Orobie
Il fringuello alpino trova casa alla Capanna Gnifetti. A 3.647 metri sul Monte Rosa. Dopo il nido posizionato sulle Orobie bergamasche, i giorni scorsi il Comitato scientifico centrale del Cai è stato coinvolto nella “posa” di una seconda cassetta alla Capanna Gnifetti.
Il progetto di ricerca scientifica
Un nido pensato per essere “abitato” dal fringuello alpino. L’iniziativa rientra nel progetto di ricerca scientifica su fringuello alpino e cambiamenti climatici, condotto dalla Sezione di Zoologia dei Vertebrati del Museo delle Scienze di Trento (Muse), di cui il Csc del Club alpino è partner.
Da diversi anni l’attività di ricerca scientifica è focalizzata sugli effetti dell’aumento delle temperature sulla biodiversità in alta quota, soprattutto sull’avifauna alpina, con una speciale attenzione rivolta al fringuello alpino – spiega Luca Pelliccioli, componente del Csc -.Si tratta di una delle specie più minacciate dal climate change, come sottolineano i coordinatori scientifici del progetto Paolo Pedrini e Mattia Brambilla.Questa attività di ricerca ha recentemente visto il nostro coinvolgimento, attraverso il supporto al progetto e la collaborazione all’individuazione di nuovi siti e rifugi sull’intero arco alpino italiano dove posizionare le cassette nido per il monitoraggio scientifico.
Il presidente del Comitato scientifico Giuliano Cervi aggiunge:
Siamo molto soddisfatti dell’importante contributo dato al progetto. Un ringraziamento a chi ha collaborato al posizionamento delle cassette nido: Luca Pellicioli (referente Comitato Scientifico Centrale), Daniele Carrara (Polizia Provinciale Bergamo), Michele Cucchi (Guida Alpina Alagna Valsesia) e Patrizia Cimberio (Consorzio Turistico Monte Rosa Valsesia).
La ricerca proseguirà per tutto il 2021 con la raccolta ed elaborazione dei dati, il posizionamento dei temperature loggers presso le cassette nido e con azioni di sensibilizzazione rivolte ai gestori dei rifugi alpini, per un loro coinvolgimento attivo nel monitoraggio del fringuello alpino.
da Lo Scarpone