Gasherbrum IV: italiani in ricognizione verso c1
Quello trascorso é stato un fine settimana dedicato al riposo e alle operazioni di allestimento del Campo Base, segnato anche dal primo balzo in direzione del Campo 1 in cui gli alpinisti si sono subito dovuti misurare con una montagna tutt’altro che banale.
Risolti i problemi di setting dell’antenna satellitare possiamo finalmente tornare a raccontare l’avventura. Il Campo Base è stato piazzato sulla dorsale della lunghissima morena che sta ai piedi del ghiacciaio dei Gasherbrum. Nel risalire la Morena, gli italiani hanno incontrato altri tre Campi. Uno di una spedizione tedesca, un altro indefinito ed uno molto grande che raccoglie persone di diverse nazionalità: slovacchi, una peruviana, alcuni italiani del Piemonte ed i polacchi di Bielicky.
Tra venerdí e sabato molte delle cose che avevano imbarcato sul volo cargo quasi 2 mesi fa, sono state risitemate e preparate. L’occasione del riposo é stata perfetta per chiedere a Daniele Bernasconi una piccola descrizione dei primi due giorni passati al CB:
Ritrovare la propria attrezzatura e le proprie cose regala un po’ di comfort e ti fa sentire un po’ a casa. Abbiamo montato le nostre due comode tende a cupola dove possiamo finalmente utilizzare le brandine. La prima notte è stata particolarmente fredda con -5 in tenda mentre quella passata è stata molto più calda…-1 in tenda!:) La giornata al CB è scandita dagli orari dei pasti concordati con il nostro cuoco che ieri sera ha cucinato un ottimo fegato di capra con le patate! Stamattina ci siamo svegliati sotto una nevicata fine, ma verso le 10:00 finalmente il sole è riuscito ad illuminarci. È scattata così l’ora dell’igiene personale nel timore che la bava tornasse ed infatti subito dopo pranzo ha ricominciato a nevicare. La Morena dove sono poste le nostre tende separa due rami di ghiacciaio che regalano due piccoli ruscelli ghiaciali a contatto con i due lati della Morena stessa. Il lato a nord è quello “puro”… Dove il cuoco prende l’acqua per la cucina e da bere (sempre ovviamente bollita). Il lato a sud è quello dove è stata posta la tenda toilet e dove possiamo andare a lavarci…nelle poche ore calde della giornata!
Domenica i cinque alpinisti hanno realizzato la prima ricognizione in direzione del futuro Campo 1. Saliti fino a quota 5550 mt s.l.m., sono riusciti a portare e lasciare in quota un po’ di materiale che servirá ad attrezzare le prossime ascensioni. Una progressione non semplice a quanto ci hanno detto. Condizioni metereologiche difficili con pochissima visibilitá a causa della nebbia e neve continua per tutte le otto ore impiegate a superare grandi crepacci e imponenti seraccate. Dai messaggi di testo inviati durante la progressione, l’impressione era di un complicato labirinto che ha seriamente impegnato gli italiani, confermando il fatto che questa spedizione non sia in nessun momento semplice e scontata.
smam