Gli alberi sono vitali

Oggi si celebra la Giornata Nazionale degli Alberi e sono previste numerose iniziative in tutta Italia

Oggi, 21 novembre, torna la Giornata degli alberi. Gli alberi producono ossigeno, favoriscono il risparmio energetico, depurano l’aria, riducono il rumore, abbelliscono il paesaggio e ci fanno sentire bene.
Solo questo è sufficiente per capire il motivo per cui sia stata create una Giornata nazionale degli alberi, per celebrarli.
Componente essenziale del nostro Paese, in termini paesaggistici, ambientali ed economici, gli alberi ricoprono oltre il 40% del territorio nazionale e rappresentano un patrimonio unico, fondamentale per la difesa del territorio, il contenimento dei cambiamenti climatici e per lo sviluppo socioeconomico. Ma anche per la conservazione della biodiversità, il benessere psicofisico e l’erogazioni di servizi ecosistemici.

La giornata prevede numerose iniziative concrete volte alla riqualificazione del verde urbano e alla valorizzazione degli spazi pubblici, come la messa a dimora di nuovi alberi. Molte sono organizzate dalle Asociazioni nazionali presenti sul territorio, insieme a quelle locali.

La storia della Giornata degli alberi

L’iniziativa nazionale è dedicata agli alberi, celebrati fin dai tempi dei Greci e dei Romani, divenuti in epoche storiche soggetti artistici e letterari e protagonisti nella realizzazione di giardini storici e orti botanici ed oggi elemento primario nella prevenzione e mitigazione dei rischi ambientali. L’iniziativa si è affermata in epoca moderna negli Stati Uniti d’America, in seguito ai disastri naturali causati dal disboscamento, quando nel 1872 fu istituito il The Arbor Day nello stato del Nebraska. Successivamente l’iniziativa si diffuse anche in Europa e in Italia, dove nel 1898 fu celebrata la prima Festa dell’albero, per iniziativa del Ministero dell’istruzione, successivamente istituzionalizzata da un decreto regio nel 1923.  La data del 21 novembre fu stabilita nel 1951, con una circolare del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste (oggi Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali), che indicava, inoltre, la possibilità per i Comuni montani di svolgere l’iniziativa il 21 marzo. A partire dal 2013 la Giornata dell’albero è associata, tramite la legge n.10/2013, a temi di rilevante valore ambientale e sociale: il perseguimento delle politiche per la riduzione delle emissioni, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la protezione del suolo, il miglioramento della qualità dell’aria e la valorizzazione delle tradizioni culturali legate all’albero.

WWF: La regola del 3-30-300

Associare l’albero esclusivamente al bosco o alla foresta ci fa dimenticare il ruolo chiave che gli alberi svolgono nelle città, dove troppo spesso sono visti come un ostacolo o un pericolo. Considerato che entro il 2050 oltre l’80% dei cittadini europei vivrà in aree urbane, è fondamentale capire perché gli alberi sono vitali.
Il WWF sostiene la regola del “3-30-300”: 3 alberi visibili da ogni abitazione, 30% di copertura arborea in ogni quartiere e uno spazio verde a non più di 300 metri da casa.

SERVIZI ECOSISTEMICI. Secondo diversi studi, le persone che vivono in città con più spazi alberati hanno uno stile di vita più sano, svolgono più camminate e in generale più attività fisica, con conseguente calo della probabilità di essere in sovrappeso fino del 40%. Gli alberi stimolano anche la creatività e riducono lo stress, migliorano l’umore e trasmettono sensazione di pace e benessere. Infine, ma non meno importante, forniscono habitat e sostanze nutritive a molteplici specie di animali, quali gli insetti e gli uccelli.
Se per noi tutti questi preziosi servizi sono gratuiti, in realtà hanno un valore anche economico: ad esempio, il valore di mercato delle abitazioni presso un’area alberata è superiore anche del 5%.
Oltre ad una adeguata gestione degli alberi funzionale ad evitare l’abbattimento dovuto a cattiva manutenzione come troppo spesso ancora accade, è importante aggiungerne di nuovi: anche le Strategie UE “forestale” e “per la biodiversità” al 2030 ora obbligano a rendere le città più verdi.
La scelta delle specie arborea da impiegare è importante perché non tutte si adattano bene a contesti inquinati e con scarsa disponibilità idrica e di volume di suolo quali quelli urbani. Le specie da utilizzare – meglio se molteplici piuttosto che una sola – vanno selezionate in base al sito di impianto, alle condizioni climatiche, ad alcune caratteristiche anatomiche (stabilità dei rami, invasività delle radici) e al ruolo che dovranno svolgere: alcune sono più adatte contro l’inquinamento, altre per fare ombra, altre a scopo ornamentale e così via.

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