Gran Sasso, il nuovo bivacco Desiati sul versante orientale tra Prena e Camicia
Collocato nella posizione originaria (1815 mt) dell'ex Lubrano distrutto da una bufera nel 1999
Il Gran Sasso ha un nuovo bivacco: l’ex Bivacco Lubrano – oggi Desiati – ricollocato nella sua posizione originaria sul versante Orientale del massiccio. A circa 1815 mt, tra il Prena e il Camicia. Struttura riposizionata ieri sul suo promontorio originario (quello che sovrasta il Vallone della Fornaca). Quella originaria, costruita nel 1972, fu distrutta da una bufera nel 1999. Operazione logistica, coordinata dall’Agenzia regionale di Protezione Civile dell’Abruzzo, resa possibile grazie alla collaborazione con l’Esercito Italiano e numerose istituzioni, enti locali e realtà associative. Iniziativa promossa dall’Associazione “I Corridori del cielo” (link a fine articolo per maggiori info).
Gran Sasso: il nuovo bivacco Desiati (ex Lubrano)
La nuova struttura è stata intitolata alla memoria di Piergiorgio Desiati, tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico della Stazione dell’Aquila. Consiste in un allestimento in metallo coibentato, progettato per resistere alle condizioni ambientali più avverse. Trasportata da un elicottero Chinook CH-47F del 1° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Antares”.
La struttura è stata, poi, ancorata su una piattaforma in cemento armato già predisposta sul posto, per assicurarne la stabilità in ogni condizione meteorologica. Peso: 26 quintali. Modulo coibentato: 6×3 metri.
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L’idea di ricollocare il bivacco è nata dall’esigenza di fornire un punto di riparo sicuro nella zona orientale del Gran Sasso, che fino ad oggi era priva di rifugi di emergenza. Questa mancanza è particolarmente sentita dagli alpinisti e dagli appassionati di montagna, dopo che l’incendio del settembre 2021 ha distrutto il rifugio Fonte Vetica, lasciando scoperta un’ampia area.