Gran Sasso, la Forestale rimuove le “firme” degli escursionisti
Le “firme” lasciate nei giorni scorsi da un Gruppo escursionistico che ora chiede scusa. La Forestale ne ha individuate tre e le ha rimosse. Denuncia in vista. I messaggi lasciati dal Gruppo sul libro di vetta. Le dichiarazioni del Parco
Abbiamo dato ieri notizia delle “firme” lasciate da un gruppo di escursionisti sulla via normale del Corno Grande (Gran Sasso). Da ieri è scattato un putiferio, soprattutto sui social, tanto che nel giro di un paio di ore è intervenuto l’Ente Parco ed oggi, a distanza di 24 ore, la Forestale si è messa all’opera per ripulire il tutto. Pare siano partiti o starebbero per partire anche le denunce. Staremo a vedere.
L’escursione del gruppo è testimoniata, ma non c’è bisogno data la “firma” sul sentiero, anche dal libro di vetta sul Corno Grande (vetta occidentale).
photo curtesy: Paolo De Luca, maestro di sci di Pietracamela
La Forestale ha individuato tre scritte lungo il sentiero. Le scritte riportano il profilo di due montagne con la denominazione del Gruppo realizzate con vernice di colore rosso. La Forestale pare abbia raccolto tutta la documentazione necessaria per portare avanti la vicenda nelle sedi opportune.
Il Gruppo, intanto, si è scusato per quanto accaduto:
“In quanto portavoce del gruppo di escursionisti Somma Trekking chiedo scusa a nome di tutti per l’accaduto; stiamo provvedendo a chiedere scusa alle autorità del Parco del Gran Sasso e a tutta la comunità, ed è nostra la richiesta di impegnarci nella pulizia. Purtroppo è stato un terribile gesto perpetrato da un singolo partecipante che è sfuggito al controllo e all’attenzione del gruppo. No, non è stata una semplice leggerezza, e non c’è alcuna giustificazione. E’ un atto gravissimo che denota, in chi l’ha compiuto, la mancanza di una profonda cultura del rispetto dell’ambiente. Somma trekking è nata dall’amore di un gruppo di persone per il nostro parco del Vesuvio, e in cinque anni di attività, durante le innumerevoli escursioni ,non abbiamo mai lesinato volontarie attività di pulizia e di salvaguardia dei sentieri. La nostra attività, più che di interesse sportivo, è sempre stata fondata sul rispetto e sull’amore per la natura. Per questo siamo enormemente mortificati per l’accaduto che ci ha offesi nel profondo dei nostri valori”.
Le scritte sono state individuate nei pressi di “Sella del Brecciaio”, “Bivio per Rifugio Garibaldi”, “Brecciaio di Corno Grande”.
Dapprima la notizia è apparsa sulla pagina Facebook del Rifugio Franchetti:
“Un gruppo escursionistico si è arrogato il diritto di firmare la montagna con vernice indelebile lungo la via Normale al Corno Grande. Soddisfatti di ciò hanno postato anche una foto di gruppo su Facebook. Non commento per educazione, spero che torneranno sul Gran Sasso solo per ripristinare il danno fatto dopo essere stati sanzionati dall’Ente Parco o da chi per esso”.
Come si diceva il Parco è intervenuto prontamente. Queste le dichiarazioni del Presidente del Parco, Tommaso Navarra:
“L’Ente Parco ha ricevuto questa mattina alle 8.57 la segnalazione, da parte di un privato cittadino, di quanto gravemente occorso nella giornata di ieri. Alle 8.58 l’Ente ha trasmesso la segnalazione ricevuta al Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Corpo Forestale dello Stato per gli accertamenti di propria competenza.”
“Il fatto, dalle prime rilevazioni, appare di sicura gravità ed è stata mia cura richiedere all’Ufficio Legale la valutazione per gli estremi per una denuncia querela per danneggiamento con deturpazione di bellezze naturali.”
“L’episodio, correttamente documentato dal gestore del Rifugio Franchetti, ci impone, laddove ve ne fosse ulteriore necessità, un’approfondita riflessione sull’esposizione al pericolo dei nostri beni ambientali di valore assoluto.”
“Sarà compito di questo Ente perseguire in tutte le sedi possibili ed opportune chiunque ponga in essere comportamenti di danno o di semplice esposizione al pericolo dei nostri valori ambientali.” “All’esito di una migliore e definitiva relazione finale su quanto occorso, ad opera dell’autorità giudiziariamente competente, sarà impegno di questo Ente rendere pubblico l’accertamento verificato, le responsabilità in ipotesi emerse e le azioni di ripristino e risarcimento doverosamente curate”.