Gran Sasso, valanga Hotel Rigopiano: estratti tutti i morti (29, 11 salvi)
foto: ansa
AGGIORNAMENTI
26/01/2017
Ore 9:45: Parola fine. Ad una settimana dalla valanga, speranze finite. L’hotel Rigopiano ha restituito tutti i suoi morti, 29. Ora sono tutti in fila l’una accanto all’altra all’obitorio di Pescara. Tutte tranne le poche per le quali è già stato celebrato il funerale. 11 persone salve.
24/01/2017
Ore 9:30: I Vigili del Fuoco hanno recuperato altri corpi dall’interno dell’hotel Rigopiano. Sale a 12 il bilancio delle vittime accertate, 17 quelle dei dispersi. Intanto prende corpo l’inchiesta sulla tragedia. Da alcuni documenti, dal Forum H2O Abruzzo, risulta che l’hotel Rigopiano sarebbe stato costruito su colate e accumuli di detriti preesistenti compresi quelli da valanghe. Lo testimonia la mappa Geomorfologica dei bacini idrografici della Regione Abruzzo sin dal 1991, ripresa e confermata nel 2007 dalla mappa del Piano di Assetto Idrogeologico della Giunta Regionale.
23/01/2017
Ore 9:00 Sono undici i sopravvissuti, cinque i corpi senza vita recuperati e 23 i dispersi segnalati, allo stato attuale, nella tragedia dell’hotel Rigopiano di Farindola travolto da una valanga mercoledì scorso. Ai due sopravvissuti recuperati giovedì all’alba – Giampiero Parete e Fabio Salzetta – si aggiungono la moglie di Parete, Adriana Vranceanu, i figli Gianfilippo e Ludovica e gli altri due bimbi, Edoardo Di Carlo e Samuel Di Michelangelo. Nella notte sono stati estratti vivi Giampaolo Matrone, Vincenzo Forti, Francesca Bronzi e Giorgia Galassi.
“Abbiamo altri segnali da sotto la neve e le macerie – dice il funzionario dei vigili del fuoco Alberto Maiolo – Potrebbero essere persone vive, ma anche strutture che si muovono sotto il peso della neve”. Cinque le vittime accertate finora. “Andremo avanti finché non li troviamo tutti. Potrebbero ancora esserci persone in vita là sotto. Ma in vita o no, non importa. Ci sono famiglie che aspettano” dice un operatore del Soccorso alpino nazionale. 120mila tonnellate piombati sulla struttura a 100 km orari, una bomba gelata che ha impattato con la forza di 4000 tir.21/01/2017
Ore 9:00: I soccorritori riferiscono di altre voci che provengono dalle macerie dell’albergo. Il bilancio delle vittime accertate sale a 4, due identificate, mentre sarebbero ancora 20 i dispersi.
20/01/2017
Ore 19:17 A due giorni dalla valanga sono dieci i sopravvissuti. Gli uomini del soccorso li hanno individuati nella zona delle cucine sotto un solaio. In serata i vigili del fuoco, infatti, hanno estratto vivi tre bambini, che si aggiungono alla moglie e al figlio di Giampiero Parete, il primo superstite della slavina.
Ore 17:00 Dopo aver individuato e raggiunto una settima persona sotto le macerie dell’Hotel Rigopiano i soccorritori sono entrati in contatto e stanno parlando con altre tre persone: si tratta di una donna e di due bambini.
Ore 11:48: Sei persone sono state individuate vive dai vigili del fuoco sotto la slavina che ha travolto l’Hotel Rigopiano. I vigili del fuoco sono in contatto con i sei con i quali hanno più volte parlato. Si tratterebbe di tre uomini e tre donne. Ci sarebbe anche una bambina. Erano nel solaio. Una donna è stata estratta e in elisoccorso trasportata all’ospedale di Pescara.Ore 8:30:Una notte intera a scavare e tuttora si scava tra la neve e le macerie dell’hotel Rigopiano. Per ora il bilancio ufficiale è di due vittime certe. Attualmente sono circa 40 i soccorritori impegnati nella ricerca di una trentina di persone, 34 secondo il sottosegretario regionale con delega alla Protezione civile dell’Abruzzo, Mario Mazzocca, tra dipendenti della struttura e ospiti che mancano ancora all’appello.
Sulla vicenda il pm di Pescara Andrea Papalia ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. Già nella giornata di ieri gli investigatori hanno ascoltato come testimone Giampiero Parete, uno dei superstiti della valanga. Molto probabilmente, non appena le operazioni di ricerca delle persone sarà completata, scrive l’AdnKronos, la struttura sarà posto sotto sequestro. Si cerca di capire tante cose, a cominciare, forse, dalla scelta di localizzare la struttura in quel posto che in tanti in queste ore hanno definito “completamente esposta”.
Intanto stamattina un volo in elicottero di ricognizione per controllare se ci può essere il pericolo di altri movimenti di neve. Sono arrivate squadre del soccorso alpino anche dal Piemonte, dalla Lombardia e dal Veneto. Sul posto il vice ministro dell’Interno, Filippo Bubbico.
19/01/2017
Ore 10:00: estratta prima vittima, si tratterebbe di un uomo.
Ore 15:54: Tre i corpi estratti finora da macerie e neve nella zona dell’Hotel Rigopiano di Farindola.
Ore 16:15: All’interno dell’hotel, travolto da una slavina, ieri pomeriggio sarebbero state presenti 35 persone.
Ore 17:30: chi c’era nell’albergo…
Gianpaolo Matrone, 33 anni, di Roma
Valentina Cicioni, 32 anni, di Roma
Marco Tanda, 25 anni, di Macerata
Jessica Tinari, 24 anni, di Lanciano (Chieti),
Tobia Foresta, 60 anni, di Cosenza
Bianca Iudicone, 50 anni, residente in Germania
Stefano Feniello, 28 anni, di Oliveto Citra (Salerno)
Francesca Bronzi, 25 anni, di Pescara
Vincenzo Forti, 25 anni, di Giulianova (Teramo),
Giorgia Galassi, 22 anni, Svizzera
Marina Serraiocco, 36 anni, di Popoli (Pescara)
Domenico Di Michelangelo, 40 anni, di Chieti
Samuele Di Michelangelo, 9 anni
Giampiero Parete, 38 anni, di Pescara, si è salvato
Vranceau Adriana, 43 anni, nata in Romania
Gianfilippo Parete, 7 anni, di Montesilvano (Pe)
Ludovica Parete, 6 anni, di Montesilvano (Pe)
Piero Di Pietro, 53 anni, di Loreto Aprutino (Pe)
Rosa Barbara Nobilio, 51 anni, di Roma
Sebastano Di Carlo, 49 anni, di Penne (Pescara)
Nadia Acconciamessa, 47 anni, di Loreto Aprutino (Pescara)
Luciano Caporale, 54 anni, Castel Frentano (Chieti)
Silvana Angelucci, 46 anni, Castel Frentano (Chieti)
Dispersi i dipendenti dell’hotel Emanuele Bonifazi, 31 anni, di Pioraco, e Alessandro Riccetti, 33 anni, di Terni
Ci sono tanti morti”. Lo ha detto all’ANSA Antonio Crocetta, uno dei capi del Soccorso alpino abruzzese che da ieri sera si é messo in marcia con gli sci insieme agli altri per raggiungere l’Hotel Rigopiano di Farindola a circa 1.200 metri di altitudine.
Chiamiamo ad alta voce ma nessuno risponde”. Lo raccontano i soccorritori tra le macerie dell’Hotel Rigopiano. Lo scenario viene descritto apocalittico “un tragico miscuglio tra un terremoto e una valanga”. La valanga è stata causata dallo sciame sismico hce ieri ha nuovamente interessato il centro-Italia. Certo che la struttura è stata presa in pieno dalla slavina, tanto che si è spostata di dieci metri. L’albergo sarebbe in parte crollato e in parte ricoperto dalla neve. I soccorritori hanno al momento messo in salvo due persone, Giampiero Parete e Fabio Salzetta, dall’hotel in provincia di Pescara. Una delle due persone tratte in salvo è in stato di ipotermia. Le sue condizioni sono definite serie, ma non sarebbe comunque in pericolo di vita. L’uomo è stato prelevato con l’elicottero della capitaneria di Porto, a bordo del quale c’era un infermiere del 118 di Pescara. Al momento dell’incidente l’albergo ospitava circa 20 turisti; più il personale.
Hotel Rigopiano
“Il luogo è stato raggiunto alle 4.30 – ha riferito il capo del dipartimento della Protezione civile, Curcio – da uomini valorosi, che di fronte a una situazione davvero al limite sono arrivati alla struttura, mettendo in sicurezza due persone e adesso stanno lavorando per portare i mezzi, che ancora fanno fatica ad arrivare, e stanno già lavorando nella verifica delle condizioni che restano proibitive anche per il soccorso tecnico”.
“Aiuto aiuto stiamo morendo di freddo”: è l’sms inviato ai soccorritori dalla coppia di clienti rimasta intrappolata nell’hotel.