Gukow: Non so se tornerò sul Latok. Ora voglio andare a casa
Stamattina mi son ricordato che stanotte ho sognato di essere a casa. Vi ringrazio, tutti, per avermi aiutato. Stavo pensando se verrò di nuovo su questa montagna. Ma questa è un’altra storia. Ora voglio solo andare a casa dalla mia famiglia.
L’operazione di salvataggio in parete
Intanto trapelano notizie sulle operazioni di salvataggio. Una volta preso, l’alpinista russo era in uno stato di quasi incoscienza, non riusciva a parlava ma dalla sua bocca uscivano solo borbottii finché non gli è stato somministrato una iniezione di corticosteroidi per ridurre l’edema cerebrale.
Il punto dove è rimasto per 6 giorni l’alpinista russo
Gukov ora è solo disidatrato, non ha riportato alcun congelamento severo.
Nel frattempo, il corpo del suo compagno di scalata Sergey Glazunov giace sepolto sotto cumuli di neve fresca sul Latok I. Non si sa quando il suo corpo verrà prelevato dalla montagna.
foto: pakistan army (rt.com)