Hervé Barmasse e l’alpinismo pulito e onesto
Diffondere la cultura di un alpinismo “pulito e rispettoso della natura”: è l’obiettivo del primo workshop sull’alpinismo che si svolgerà a fine estate a Cervinia e che è promosso dallo scalatore e scrittore Hervé Barmasse. “Anche in questa stagione tutti sognano l’Everest e le altre 13 montagne più alte della terra – spiega ma il 99,9% di chi raggiunge questo obiettivo lo fa con l’ossigeno e le corde fisse da tempo considerati rispettivamente doping e doping tecnologico. Così facendo si falsano le carte e si contribuisce a sporcare la montagna. Preparandosi in modo adeguato ci si potrebbe provare in modo onesto. Il miglior alpinista è chi difende e preserva la montagna, chi la scala in modo pulito rispettando la natura e non chi la sale ad ogni costo e ad ogni mezzo”.
Una tesi confermata anche dai dati: l’allenamento sperimentale dello scalatore valdostano lo ha portato ad abbassare di un ora, dalle 4 ore e 30 dell’anno scorso alle 3 ore e 30 di quest’anno, la salita alla cima dell’Island Peak (in Nepal) partendo da Chhukhung, 1.500 metri di dislivello positivo, a una quota compresa tra i 4.730 e i 6.189 metri, affrontati con normale equipaggiamento da montagna.
fonte: ansa