I borghi del Belpaese premiati con la Bandiera Arancione
Alla presenza del Ministro del Turismo e di oltre 200 sindaci e rappresentanti Comunali da tutta Italia, il Touring Club Italiano ha assegnato domenica 4 febbraio le 281 Bandiere Arancioni del triennio 2024-2026, confermandone 277 sottoposte alla verifica triennale e premiando 4 nuove località del centro-sud Italia. La cerimonia è avvenuta a Milano durante la giornata inaugurale della Borsa Internazionale del Turismo (BIT).
Quando parliamo di turismo in Italia, non possiamo trascurare l’importanza dei nostri borghi: dei veri e propri tesori nascosti che offrono esperienze autentiche, permettendo ai visitatori di immergersi nella ricca storia, cultura e tradizione della nostra Nazione – ha dichiarato Daniela Garnero Santanchè, Ministro del Turismo. – Attraverso questi piccoli centri, possiamo preservare e promuovere le nostre radici, garantendo che le generazioni future possano continuare a godere della meraviglia di queste gemme storiche, fiore all’occhiello della nostra Italia. Grazie al Touring Club Italiano, che seleziona e certifica con la Bandiera Arancione l’eccellenza dei piccoli borghi dell’entroterra, supportandoli così nella loro valorizzazione.
Bandiere Arancioni è un esempio concreto dell’impegno del Touring nel prendersi cura dell’Italia come bene comune – ha affermato Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano – con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dei territori, soprattutto quelli meno noti, educando alla bellezza del paesaggio e alla cura dell’ambiente.
Le quattro nuove Bandiere Arancioni
- nelle Marche, Apecchio (PU)
- in Toscana, Bagnone (MS) e Sinalunga (SI)
- in Puglia, Roseto Valfortore (FG)
281 BANDIERE ARANCIONI IN TUTTA ITALIA
La Bandiera Arancione è una certificazione, sostenuta da un modello rigoroso, pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita, ha una validità di tre anni e, premiando le realtà più virtuose, è anche uno stimolo per un miglioramento continuo, che porta benefici reali e tangibili per le realtà coinvolte.
“Secondo i dati emersi dall’analisi del 2023” ha spiegato Isabella Andrighetti “il 67% dei comuni Bandiera Arancione ha registrato un punteggio più alto rispetto a quello del 2020. I comuni certificati – che già si distinguevano per elevati standard qualitativi – hanno migliorato ulteriormente la propria accoglienza, dimostrando un impegno crescente nella tutela e nella valorizzazione del loro patrimonio storico-culturale, paesaggistico e ambientale. Il sistema ricettivo e ristorativo, per esempio, è stato potenziato nel 50% dei comuni, mentre la sostenibilità ambientale ha visto un ulteriore miglioramento nel 75% dei comuni. Tra questi, il 54% si è distinto per una gestione particolarmente virtuosa dei rifiuti, portandoli ad occupare i primi posti nella classifica generale italiana. Il 90% dei borghi Bandiera Arancione, inoltre, ha sviluppato una forte vocazione green confermata anche dall’installazione di oltre 700 colonnine di ricarica per veicoli elettrici su tutto il territorio italiano. Un risultato sorprendente se si pensa che più della metà dei comuni italiani (58%) non ha punti di ricarica di accesso pubblico installati nelle proprie aree di competenza”.
L’ELENCO COMPLETO
Le Bandiere Arancioni, infine, si distinguono anche per il coinvolgimento delle comunità locali nella risoluzione di problemi diffusi, ne è un esempio l’adozione di formule come quella della cooperativa di comunità, e per la forte spinta all’inclusività sociale, anche nell’offerta di servizi rivolti al turista. Tutti questi dati testimoniano, ancora una volta, la qualità del turismo che si può vivere e ritrovare nelle Bandiere Arancioni: slow, autentico, accogliente e soprattutto rispettoso dell’ambiente e delle comunità ospitanti.
Le regioni più arancioni