Stop ai lavori nel Parco naturale di Paneveggio-Pale di San Martino. Il perché? Perché quella zona è una sito di accoppiamento del gallo cedrone (arena di canto). Sì, il gallo cedrone l’ha avuta vinta e il prolungamento della strada forestale in località Crel non si farà. La Provincia ha fatto dietro-front. Una strada progettata per consentire ai mezzi di raggiungere i boschi distrutti dalla tempesta Vaia e recuperare il legname schiantato.
La Provincia di Trento, infatti, dopo le proteste degli ambientalisti ha effettuato sopralluoghi e raccolto dati e alla fine ha riconosciuto l’importanza dell’area per la specie protetta.
La Provincia di Trento
“Con i sopralluoghi effettuati dai tecnici del Servizio Foreste e Fauna, che seguono alla raccolta di ulteriori informazioni e dati sulla delicatezza, sotto il profilo ambientale e faunistico, dell’area in questione, abbiamo deciso di escludere la prosecuzione della strada forestale il località Crel, nel Comune di Primiero, realizzata per procedere alla rimozione delle piante schiantato dalla tempesta Vaia. Il punto di arrivo del tratto già realizzato, per la lunghezza di 1,1 chilometri, corrisponde con quello indicato nel primo Piano di Azione, e consente di intervenire nell’area schiantata di maggiori dimensioni. L’area segnalata invece dal Parco di Paneveggio come particolarmente sensibile, perché arena di canto del gallo cedrone, non è stata finora interessata a lavori e non lo sarà dunque neanche in futuro”: chiariscono così il vicepresidente e assessore all’ambiente della Provincia autonoma di Trento Mario Tonina e l’assessore all’agricoltura e foreste Giulia Zanotelli l’esito delle nuove indagini effettuare su un’area che ultimamente aveva fatto parlare di sé perché interessata agli interventi di esbosco delle piante schiantate dal vento della tempesta scatenatasi nell’ottobre 2018.