Il pubblico premia “Monte Corno – Pareva che io fussi in aria” al TFF
Il film racconta l'ascesa al Corno Grande (la vetta del Gran Sasso) di Francesco De Marchi (il 19 agosto 1573) e vince il Premio del pubblico Miglior Film di Alpinismo
“Monte Corno – Pareva che io fussi in aria” ha vinto il Premio del pubblico Miglior Film di Alpinismo. Oltre ai premi ufficiali attribuiti dalla Giuria internazionale e ai quindici riconoscimenti speciali, il Trento Film Festival assegna, infatti, ogni anno anche due premi del pubblico. Il pubblico del Festival ha potuto votare nell’area MyTFF del sito web, assegnando un numero di genziane che corrisponde ad un voto da 1 a 5. La somma dei voti ha decretato i due vincitori dell’edizione 2024.
Uno è andato a Monte Corno – Pareva che io fussi in aria di Luca Cococcetta (Italia/2024/72′). Il film racconta la vicenda di Francesco De Marchi, che il 19 agosto del 1573 scala, con una piccola spedizione, la vetta impervia e rocciosa del Corno Grande (2912 mt), Gran Sasso, realizzando un’impresa epica per il suo tempo.
Narrato dalle stesse parole di Francesco De Marchi, con una dettagliata ricostruzione, il film racconta la scalata attraverso immagini spettacolari della salita.
- L’altro, per il ‘Miglior Lungometraggio – DAO’, è andato a “Segnali di vita di Leandro Picarella” (Italia, Svizzera/2023/106′). I
La sceneggiatura di Monte Corno è di Marco Zaccarelli, protagonista l’attore Massimo Poggio, appassionato alpinista. Il film racconta la vicenda di Francesco De Marchi che conquista il Gran Sasso ritenendola la montagna più alta d’Italia.
De Marchi, nato a Bologna nel 1504 e morto all’Aquila nel 1576, si occupò di strategia militare e arte antica, visse oltre quarant’anni al servizio dei Medici, dei Farnese e di Margherita d’Austria, viaggiò in Europa settentrionale e nel Mediterraneo, frequentò Michelangelo, Bramante, Raffaello.
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