Italiani aprono nuova via sul Cerro Piergiorgio

Nuova via aperta sul Cerro Piergiorgio da due alpinisti italiani, Alessandro Baù e Giovanni Zaccaria. Una via di ghiaccio, sulla parete est. L’hanno chiamata “Scrumble de Manzana”.

Alessandro Baù Finalmente cumbre del Piergiorgio! Erano 4 anni che sognavo di salirlo. Allora avevamo provato Greenpeace con Francesco Ratti e Claudia Mario, ma a tre quarti di parete a causa del ghiaccio e del meteo avevamo desistito. Era stata la mia prima ritirata in Patagonia e, anche se ero andato oltre la zona di comfort, mi era veramente dispiaciuto. Ieri con una nuova linea di ghiaccio sulla parete est, abbiamo raggiunto il fungo della cima Nord. L’abbiamo chiamata “Scrumble de Manzana” in ricordo della squisita torta di mele del Rifugio Fraile. Emozione unica, con le torri del Fitz Roy e le meringhe del Torre a farci da contorno. Grazie Rolo!

Il Cerro Piergiorgio, d’altronde come molte altre vette in zona, è stato meta di molti altri alpinisti italiani, a partire dal gruppo dei Ragni di Lecco.

Giovanni Zaccaria Il Piergiorgio è così lontano, dietro il Fitz Roy e dietro il Cerro Torre, dietro le quinte: sette ore di cammino per arrivare alla base della parete est, è l’alba, si accendono i riflettori. La magia continua e ci porta su una linea nuova e infine sul fungo sommitale della cumbre nord. È un’emozione unica, rido, sorrido, vengo preso da una leggera euforia, siamo raggianti. In questa stagione patagonica priva di vere finestre di bel tempo, per noi vale molto più di una ciliegina sulla torta: una giornata da incorniciare. Scendiamo veloci, anche se non troviamo traccia di ancoraggi di qualsiasi tipo. Una breve pausa per riposare alla base, per svegliarsi da un sogno troppo bello, troppo dolce. E via, usciamo lentamente dalle montagne che tanto ci hanno regalato anche questa volta… Gracias Rolo por los consejos, gracias Patagonia querida!
Cerro Piergiorgio cara este – Scrumble de manzana (come la sognata e leggendaria torta del Refugio Fraile).