Italiani, popolo di camminatori… anche in tempi di Covid

L'Italia ha retto l'urto della pandemia registrando un calo contenuto. I dati e il sondaggio

L’Italia dei cammini ha retto l’urto della pandemia. Da gennaio a fine settembre 2020 su 14 itinerari sono state rilasciate 29.246 credenziali, il 32% in meno rispetto all’anno precedente. Un calo contenuto se paragonato al meno 85% registrato all’arrivo sul Cammino di Santiago.
Gli italiani hanno camminato di più grazie al fatto che lungo tutta la Penisola possono trovare percorsi di pochi giorni e di tipologie diverse (storici, naturalistici, religiosi): dalla Via degli Dei al Cammino Materano al Cammino d’Oropa si è registrato infatti un aumento delle richieste di Credenziali.

Il 2020 ha riservato, inoltre, un’altra novità: tra i 3.301 camminatori intervistati con il sondaggio online “Io e il mio cammino”, condotto da Terre di mezzo e presentato in convegno all’interno di Fa’ la cosa giusta! 2020, il 13% ha fatto la sua prima esperienza proprio nei mesi estivi del 2020.

I dati delle credenziali in Italia

Per il terzo anno consecutivo, Terre di mezzo ha raccolto e analizzato i dati sui cammini in Italia contattando le associazioni e gli enti che rilasciano le Credenziali. Hanno tenuto i Cammini Francigeni di Sicilia (da 1.500 a 1.380) e sono cresciuti Via degli Dei (4.440 a 4.768), Cammino Materano – Via Peuceta (da 1.213 a 1.523), Cammino di Oropa (da 300 a 1.200), Cammino minerario di Santa Barbara (da 350 a 680), Cammino nelle Terre Mutate (da 192 a 400), Cammino dei Briganti (da 2.915 a 3.240) e Cammino di Dante (da 160 a 300). La Via Francisca del Lucomagno, inaugurata nel giugno di quest’anno, ha registrato circa 400 camminatori.
Più penalizzati i cammini lunghi, come per esempio la Via Francigena (che passa dalle 19mila credenziali consegnate nel 2019 alle 9mila di quest’anno), i cammini francescani (da 8.284 a 4.418) e il Cammino di San Benedetto (da 2.210 a 1.494) ma che comunque restano tra i più frequentati.
Si può dire che, vista la situazione di incertezza sanitaria legata al Covid-19, gli italiani hanno scelto cammini brevi e regionali. Il dato relativo al numero delle Credenziali non è sempre una fotografia fedele della realtà (in alcuni casi, come per esempio la Via degli Dei, il dato è sottostimato: molti giovani partono d’impulso o camminano senza Credenziale) ma piuttosto indica una tendenza (nella comparazione tra gli anni). Certamente il Covid-19 e l’impossibilità di intraprendere un cammino nei mesi di marzo, aprile e maggio hanno pesato, interrompendo quel trend positivo che si stava registrando ormai dal 2016. Nel 2019, in particolare, c’era stata una crescita dei camminatori lungo tutti gli itinerari, con oltre 41 mila credenziali complessive.

Il sondaggio “Io e il mio cammino”

Al questionario on line lanciato da Terre di mezzo nel mese di ottobre 2020 hanno risposto 3.301 persone. Di queste, il 73% ha già fatto almeno un cammino negli ultimi due anni. Il 54% di chi ha risposto si è messo in cammino quest’anno e, come detto, per il 13% di loro si è trattato della prima esperienza in assoluto. Quasi uno su tre di chi ha compilato il questionario, ha conosciuto il percorso negli ultimi sei mesi. Diverse le motivazioni che hanno spinto così tante persone a prendere lo zaino e partire nel 2020: il 43% per ricercare un benessere fisico o psicofisico, il 28% perché l’aveva già programmato per l’estate, il 22% per poter stare all’aria aperta dopo il lockdown, il 15% perché l’aveva già programmato proprio nei mesi nel periodo marzo-maggio e quindi l’ha solo spostato di qualche mese.

Anche il sondaggio conferma che si è camminato non troppo lontano da casa: il 15% è rimasto nella propria regione, il 38% in una vicina, il 42% ha osato andare in regioni più lontane e solo il 5% all’estero. Per il 37% la pandemia comunque non ha cambiato nulla, mentre il 19% ha rimandato un cammino programmato, il 16% vi ha addirittura rinunciato. Il 17% prudentemente ha cambiato criteri di scelta su dove dormire e mangiare.

Il 46,2% dei camminatori ha meno di 50 anni; il 70% ha un lavoro; i pensionati sono il 22%, i disoccupati il 3% e gli studenti il 3%. Tra i nuovi camminatori, in particolare, ci sono più under 30 rispetto all’analogo sondaggio condotto da Terre di mezzo nel 2018: si è passati dal 7,9% al 21%. Inoltre il 22,9% è nella fascia 31-40 anni, il 21,4% tra 41-50 anni e il 21,9% tra 51-60 anni. Gli over 61 sono il 10,5%. Si può dunque osservare che i nuovi camminatori sono “più equamente” distribuiti nella varie fasce d’età, mentre nel complesso di tutti i camminatori prevalgono ancora le fasce 51-60 (27,8%) e 61-70 (22,5%).

Piuttosto alto il livello di titolo di studio: il 51% è laureato e il 41% ha il diploma scuola superiore. Il 92,5% ha fatto il cammino a piedi nel 2020 e il 7,1% in bici (in calo rispetto al 10,6% del 2018). Il 60% ha percorso tutte le tappe e il 70% ha camminato al massimo per 10 giorni. Uno su tre ha affrontato l’impresa da solo.

Sono pochi quelli che improvvisano. Innanzitutto il 76% chiede la Credenziale. Inoltre il 69,7% utilizza una guida cartacea, il 43,7 si affida alle tracce gps sul cellulare, il 28,7% ricorre all’aiuto di un’app e c’è un 12,2% nostalgico delle intramontabili carte geografiche. Tra l’altro, prima di partire il 33% acquista libri e guide, il 22% calzature, il 22% abbigliamento tecnico.

L’Italia risulta mediamente più cara rispetto al Cammino di Santiago, dove la spesa giornaliera si aggirava (nel 2019) sui 30 euro. Il 47% di chi ha risposto al questionario afferma che in Italia spende da 30 a 50 euro al giorno, il 16% più di 50 euro. C’è però un 27% che riesce a stare tra i 20 e i 30 euro al dì e l’8% addirittura se la cava con meno di 20 euro.

Potendo scegliere, il 42% preferisce pernottare in un b&b, il 21% negli ostelli, il 16% in un’ospitalità religiosa e solo il 7% negli alberghi e il 6% in tenda. La stragrande maggioranza (84,6%) pranza al sacco, mentre pochi quest’anno hanno fatto ricorso a bar, trattorie o pizzerie. Sarà stata per la paura di contagi, che viene meno però per la cena: dopo aver macinato chilometri, il 56% si è concesso un pasto in pizzeria o ristorante, scelta condivisa da un altro 26% se veniva offerto un menu del pellegrino.

Anche se la stragrande maggioranza non chiede particolari servizi (85%) sono in crescita quelli che ricorrono al trasporto dello zaino (11% contro il 6% del 2018) o all’accompagnamento di una guida (7% contro 3%).

Il sondaggio, curato da Terre di mezzo, è stato promosso da queste realtà: Io Cammino in Italia, Radio Francigena, Associazione Europea delle Vie Francigene, Via di Francesco, Associazione Amici del Cammino Di qui passò Francesco, Associazione Amici del Cammino di san Benedetto, Rete Cammini del Sud, Cammino nelle Terre mutate, Free Wheels Onlus.

L’indagine completa con tutti i dati pubblicati da Terre di mezzo Editore è disponibile sul sito www.terre.it
foto: Il Cammino Materano; credit: Claudio Focarazzo 

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