Jost Kobusch e l’invernale sull’Everest: “Stavolta sarà molto diverso”
L'alpinista tedesco a fine mese parte per il Nepal per acclimatarsi. Ritenterà la cresta ovest...
L’alpinista tedesco Jost Kobusch torna sull’Everest quest’inverno. Nel 2020 entusiasmò per il suo progetto, per la sua dimensione di alpinismo. Tenne tutti col fiato sospeso. Era sulla cresta ovest, da solo, senza ossigeno supplementare. Su una via difficile. Salì, si dannò, superò abbondantemente i 7.000 mt. Ebbe problemi fisici. Poi valanghe, blue ice, freddo himalayano. E alla fine ci si mise pure il maltempo…
Ora si riparte. E gli abbiamo rivolto alcune domande..
Ciao Jost, allora si riparte? Ti stai allenando? Per l’acclimatazione dove andrai? Avevi parlato di Alaska…
Partirò il 29 ottobre per il Nepal, dove mi acclimaterò per più di un mese, provando a scalare diversi 6000. Attualmente, mi sto allenando molto a Chamonix, mi preparo da oltre un anno sulle Alpi occidentali, su salite molto ripide e sulle più alte quote! È un allenamento molto intenso e mi sento molto ben preparato.
I tempi della spedizione?
Sarò in Nepal il 30 di ottobre ma la spedizione inizierà dal 22 di dicembre e durerà fino al 28 di febbraio, quindi tutta invernale. Salirò di nuovo la cresta ovest. Sarò in solitaria e non avrò supporto questo inverno, per la prima volta. Quando non sarò in parete, starò al villaggio di Lobuche; mentre durante le salite sarò al campo base avanzato, dove ci sarà una sola tenda, la mia. Yeah, sarà molto avventuroso.
Obiettivo di quest’anno?
L’obiettivo di questa spedizione sarà di esplorare la parte più alta della montagna e di vedere le parti tecniche e dunque raggiungere gli 8000 metri di altitudine. Considererò già un successo raggiungere gli 8000 metri di altitudine. Spero di raggiungere la vetta ma le possibilità sono… basse! Anche se, a livello di possibilità, penso siano dieci volte superiori rispetto all’ultima volta. L’obiettivo è imparare, questo è un progetto e un progetto ha bisogno di tempo, ha bisogno di revisioni e ha bisogno di competenze avanzate.
Ci sono cambiamenti rispetto all’ultimo tentativo…
Sono riuscito a potenziare molte abilità a Chamonix, ho cambiato allenamento, ho cambiato coach, ho cambiato alimentazione e ho cambiato molte cose in un modo che non avevo mai provato prima. Poi il morale è alto, credo di essere completamente diverso rispetto all’ultimo tentativo. In questo modo tenterò di migliorarmi rispetto all’ultima volta, perché ho più conoscenza, so com’è il percorso, sono più veloce e ho alcuni accorgimenti.
Poi la montagna e l’uomo sono imprevedibili…
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La parte bassa della via la conosci…
La grande differenza nell’approccio del 2021 è che qui non avrò un campo base vero e proprio e andrò ancor più leggero. Il grande cambiamento sarà anche nel come troverò e inizierò il percorso, lo farò in modi differenti. Userò una strategia diversa per essere in grado di muovermi più velocemente. Anche quest’anno sarà una scalata seria, allo stesso tempo dal punto di vista nutrizionale farò cose in modo diverso, userò tutte le mie conoscenze acquisite l’anno scorso, sapendo del meteo, della via e del clima.
Sarai da solo o sai di altre spedizioni che tenteranno la cresta ovest dell’Everest?
No, non so di altre spedizioni che tentato l’Everest in inverno la prossima stagione.
Darai aggiornamenti?
Sì, potrò essere seguito sul percorso 3D dal vivo. Il mio localizzatore GPS si aggiornerà ogni ora e a ogni spostamento. Il live 3D è sul mio sito, nella sezione newsroom.
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