Jost Kobusch, ultimo giro sull’Everest
Il giovane alpinista tedesco da solo e senza ossigeno supplementare sulla difficile cresta ovest
L’ultimo bollettino meteo mostra che la corrente a getto non si è ancora completamente ritirata. Quindi le alte velocità del vento continuano a prevalere! Ora però sono tornato a salire. A questo punto, devo ovviamente dire che le possibilità di vetta praticamente non esistono più. L’unica possibilità che mi resta è arrivare più in alto dell’ultima volta, vedere di più e acquisire esperienze. Potrei anche battere il mio record! Verificherò com’è quando salgo e se il rischio è troppo alto, allora non è un peccato fare un passo indietro. Però sarebbe un peccato lasciare l’attrezzatura sulla montagna. Sarebbe inquinamento. Pertanto, l’obiettivo di questa salita è almeno buttare giù l’attrezzatura e vedere cos’altro funziona.
Ultimo giro per Jost Kobusch sull’Everest. Sulla cresta ovest. In solitaria e senza ossigeno supplementare. Una via difficile. A strapiombo, con ghiaccio duro…
Attualmente il tracker del giovane alpinista tedesco lo dà a oltre 6000 metri (6131 mt).
Quando è partito Kobusch, per questa sua seconda avventura sulla cresta ovest dell’Everest, si era prefissato un obiettivo minimo: gli 8000 metri. Quota che mai nessuno ha raggiunto in inverno sulla Cresta Ovest (7.500 metri nell’inverno 1984/85 da una spedizione francese).
L’INTERVISTA Jost Kobusch e l’invernale sull’Everest: “Stavolta sarà molto diverso”