K2 in inverno, ecco piani e strategie dei polacchi
Ormai i polacchi scaldano i motori in vista della spedizione nazionale per il K2 (ultimo Ottomila inviolato in invernale). Partenza il 29 dicembre. L’idea è di arrivare al campo base al massimo nei primi giorni del 2018. Si va a piedi al cb. Nei giorni scorsi è già partito il primo carico di attrezzature, circa 600 kg di roba. Un’altra metà circa partirà con loro. Gli elicotteri saranno utilizzati solo in caso di emergenza, se dovesse succedere qualcosa durante la spedizione.
La strategia? Il piano è salire per la via Cesen e la cresta Abruzzi. Su sino al campo 4. E attendere la finestra di bel tempo. Incrociando le dita! Per avere successo, occorre un team ben acclimatato e almeno due giorni di bel tempo per tentare la vetta. Dal c4 partirà il team per la cima e una seconda squadra sarà al campo 4 a sostenere gli altri durante la discesa e per aiutarli se dovesse essere necessario.
Ovviamente si sale senza ossigeno. Anche se il team sarà dotato di bombole di emergenza. Molto tecnologica questa spedizioni. Anche con guanti e scarponi riscaldati oltre satellitari per le comunicazioni.
Della squadra faranno parte Adam Bielecki, Janusz Golab, Artur Malek. Dariusz Zaluski è uno dei fotografi più famosi e sarà della squadra. E poi Krzysztof Wranicz, Marek Chmielarski, Rafal Fronia, Marcin e Piotr Tomala Kaczkan. Tutti con esperienza in Himalaya. In un secondo momento si è aggiunto pure lui, Denis Urubko.
E chi sarà del top team che tenterà la vetta? Bel problema. Wielicki sinora ha sempre detto che la scelta sarà fatta durante la spedizione. Valutando molti fattori. Ovviamente le chance maggiori ce l’hanno Denis Urubko, Janusz Golab e Adam Bielecki.