K2, Mingma G. Sherpa: “Stavo per rinunciare, ho usato ossigeno”

Pian piano si conoscono più dettagli della prima salita invernale al K2 da parte dei 10 nepalesi. Mentre arrivano le varie foto di vetta e mentre Nirmal Purja è stato accolto a valle come un eroe, Mingma G. Sherpa svela un po’ di cose ad Alan Arnette e al New York Times.

Alcuni dettagli

Inanzitutto ha confermato di aver usato l’ossigeno supplementare. Poi dice che non hanno attaccato la vetta da C4 come programmato, ma da C3. E non all’1 di notte ma alle 2:30. Ecco il perché del ritardo, ricordiamo che il gruppo era in vetta quando stava tramontando. A C4 vi erano giunti il giorno precedente, attrezzando la via e poi erano ridiscesi a C3 per dormire un po’.

Stava per rinunciare

Poi racconta che era lì lì per rinunciare, faceva troppo freddo e non si sentiva bene. Racconta di una  chiamata non andata a buon fine fatta al suo compagno di squadra Dawa Tenjing. Voleva fermarsi. E poi si felicita per il fatto che il compagno non abbia risposto. Sul fatto che alcuni stavano pensando a rinunciare, lo aveva detto già nei giorni scorsi Nirmal Purja.

Poi l’alba

Faceva freddo, tanto freddo: -60° a C3, e c’era un vento tagliente. Ha continuato a salire, stringendo i denti e poi finalmente l’alba con quel po’ di tepore del sole. Ha iniziato a sentirsi meglio. Si son riposati un po’ a C4 e poi via verso la gloria.

Ad Arnette, dice anche che alcuni dei 10 alpinisti ha subito congelamenti.

L’ossigeno

Infine, Mingma G. dà qualche notizia in più anche sull’utilizzo dell’ossigeno supplementare. Dice che avevano programmato che almeno uno di loro non lo usasse. Lui ha tentato ma arrivato a C4 non ce l’ha fatta più, come detto non si sentiva bene e aveva troppo freddo. Era vicino all’abbandono e quindi ha iniziato ad utilizzarlo.

foto: Mingma G. con Kili Pemba Sherpa (alan arnette)