Kilian Jornet vince per la 4^ volta l’UTMB e scende sotto le 20 ore
L'americana Katie Schide è la prima donna a tagliare il traguardo (22^ in assoluto)
Kilian Jornet, Re dell’UTMB. L’ultrarunner catalano ha vinto per la 4^ volta (2008, 2009, 2011, 2022) la gara attorno al Monte Bianco – la gara di ultra trail di 171 km e 10.000 metri di dislivello D+ tra Francia, Svizzera e Italia, il trail più celebre al mondo – e lo ha fatto segnando il miglior tempo di sempre, scendendo sotto le 20 ore: 19:49:30.
La gara è stata segnata da un bel testa a testa ed ha portato due atleti sotto la soglia delle 20 ore. Dietro Kilian Jornet Mathieu Blanchard (Francia) in 19:54:50, terzo il britannico Thomas Evans in 20:34:35.
L’americana Katie Schide Regina dell’UTMB
L’americana Katie Schide è il ventiduesimo atleta in assoluto e la prima donna a tagliare il traguardo, in 23:15:12. Sul podio femminile poi Marianne Hogan (Canada) in 24:31:22 e Kaytlyn Gerbin (USA) in 25:07:44.
Con questa impresa, l’atleta statunitense (membro del team The North Face) ha migliorato i suoi due precedenti piazzamenti nella top 10 compiendo una gara straordinaria che ha confermato la sua incredibile velocità e resistenza.
Katie si è imposta in una gara al cardiopalma che l’ha vista lottare duramente con l’atleta canadese Marianne Hogan.
Supportata dal tifo di una folla di appassionati lungo tutti i 171 km del percorso, Katie è partita velocissima, guadagnando così subito un buon vantaggio, mantenuto correndo con grande intensità fino a notte fonda. Al mattino, però, il suo vantaggio iniziale è evaporato, con Marianne che ha lavorato duramente e l’ha ripresa, prima di aprire un proprio vantaggio.
Tuttavia, negli ultimi 30 km, Katie ha recuperato terreno e quando la gara sembrava destinata a concludersi, Katie ha fatto la mossa decisiva, staccando Marianne, prendendo 20 minuti di vantaggio all’uscita di Vallorcine e compiendo un ultimo grande sforzo fino a Chamonix per conquistare il suo primo titolo.
Per Katie, la gara della sua vita e la vittoria della sua carriera vanno ben oltre i 171 km e i 10.000 metri di dislivello percorsi.
Che sensazione! È molto di più della gara, è l’allenamento, le ore di pianificazione, il supporto, la folla, tutto conta e tutto fa la differenza. Non riesco a crederci.