Kim HongBin muore sul Broad Peak dopo aver raggiunto il suo 14° Ottomila
È caduto in crepaccio a campo 4 durante la discesa. Il sudcoreano è diventato il primo alpinista disabile a scalare i 14 Giganti della Terra
Prima il sogno coronato, poi la tragedia. Il sudcoreano Kim HongBin ha raggiunto la vetta del Broad Peak (l’unico Ottomila che gli mancava) per diventare il primo disabile a riuscire nell’impresa di conquistare i 14 Ottomila.
Poi la tragedia in discesa. A Campo 4. Aveva trascorso la notte lì, insieme alla sua squadra, dopo aver raggiunto la vetta. Poi la discesa e la caduta, dalle notizie che si hanno, in un crepaccio. Kim HongBin è morto, appena dopo aver coronato il suo sogno. Un sogno portato avanti con coraggio, determinazione. Classe 1964, ha perso tutte le dieci dita delle mani 30 anni fa sul Denali, a causa dei congelamenti. Era il 1991.
In soccorso anche Anton Pugovkin e Vitaly Lazo, i due avevano abbandonato il tentativo alla vetta per il peggiorare del meteo. Erano a campo 3.