La dedica a Daniele Nardi di Massimo Gramellini

Il giornalista di Rai3 ha dedicato all'alpinista scomparso sul Nanga Parbat la 98^ puntata di "Le parole della settimana"

NELLA NOTIZIA
  • DANIELE NARDI “Vorrei essere ricordato come un ragazzo che ha provato una cosa incredibile, impossibile che però non si è arreso. Il messaggio che voglio lasciare a mio figlio se non dovessi tornare è quello di non fermarsi, non arrendersi. Datti da fare perché il mondo ha bisogno di persone migliori che facciano sì che la pace sia una realtà e non solo un'idea. E vale la pena provarci".

Daniele Nardi. L’alpinista di Sezze, quello al di sotto del Po, quello su cui è stato detto tanto – e forse troppo -, quello che aveva un sogno e ha cercato di realizzarlo, quello che inseguiva la via perfetta, il difficile Sperone Mummery sul Nanga Parbat. Quella via che tutti gli sconsigiavano, che gli dicevano di desistere e che lui ha provato più volte. Quello sperone dove giace ora il suo corpo.

Massimo Gravellini ha dedicato la 98^ puntata di “Le parole della settimana” proprio a Daniele Nardi….

19 Commenti

  1. In questo mondo che vogliamo in pratica la pace siamo in pochi e quei pochi purtroppo a volte spesso vanno via… Grazie uomo dei Lepini,paesano,amico.

    Sulla Semprevisa manca la tua presenza reale ma sono sicuro che che ci seicomunque.

  2. Bella dedica e bellissimo libro.
    Consigliato a tutte le persone senza pregiudizi, che non hanno paura di scoprire quali veleni si celano dietro un mondo, che professa correttezza, sincerità e onestà.

  3. Da Venezia, la mia città, la tua storia mi ha commosso e molto toccato. Cammino per calli e campi, pensando al tuo vissuto ed al tuo spirito libero ed eterno, che per sempre rimarrà con noi e nei nostri cuori.

  4. Massimo rispetto per lui e per la famiglia mA quel messaggio mi sembra un po’ sopra le righe e dettato forse più da debolezze che di forza. Forse suo figlio avrebbe preferito avere un padre al posto di una dedica. Forse.
    Non c’è bisogno di morire da eroe per denunciare quello che non va. In tutti gli ambienti si professa lealtà sincerità e onesta ma poi sappiamo tutti come va il mondo..

  5. Ciao Daniele. Ti ho conosciuto per caso nei giorni in cui eri disperso. Da lì sei diventato per me un mito, un esempio, un ispiratore. Grazie

  6. A Daniele…….grande amico mio, coraggioso, intraprendente, sognatore….ognuno di noi, dovrebbe prendere esempio da te, e spingersi verso i propri sogni….so che chi ha conosciuto sa, chi eri, e sa cosa tu gli hai fatto sognare…..non ti dimenticheremo…..un bacio immenso…….. ,e ovunque tu sia, Siii felice.

  7. Ho saputo della tua esistenza quando sei scomparso. Ho letto i tuoi libri e visti i tuoi video e le tue foto. Mi sono appassionata alle vostre grandi sfide. Non so perché ma mi sei caro.. Ed evidentemente non solo a me. Nonostante tutto, nonostante tutti, Daniele, hai vinto tu contro tutti i veleni e le ipocrisie. Ti ammiro. Sei stato un grandissimo alpinista. Più grande di molti, più celebrati, altri. E tutti se ne sono accorti. Molti già lo sapevano ma non volevano dirlo. Tuttora non lo dicono. Ma l’affetto e l’ammirazione di cui sei circondato ne sono la migliore e più grande testimonianza.

  8. Daniele ho deciso di indossare una maglia con la tua immagine stampata tutte le volte che andrò a correre in Semprevisa… sono sicuro che il tuo spirito mi donerà ancora più forza… Grazie per l’esempio straordinario che ci hai donato… “Solo coloro che sono così folli da credere di poter cambiare il Mondo,, lo cambiano davvero…”

  9. Ho postato un video da casa mia era un video dispiaciuto per la scomparsa di Daniele Nardi e mi ha portato a superare 1.000 iscritti su YouTube. Avrei voluto guadagnarli in altro modo non “celebrando” la scomparsa di un grande.

  10. Un mondo senza guerre non si ottiene scalando un 8000 metri in quelle condizioni proibitive e da incoscienti…
    Un mondo migliore lo si costruisce migliorando giorno per giorno dentro di ognuno di noi…

  11. Concordo con Paolo. Un esempio negativo che mi auguro nessuno voglia seguire. Nessuno ha bisogno di questi “eroi” che credono di immolare la loro vita non si capisce bene per quale motivo. La montagna per essere scalata presenta delle difficoltà. L’abilità Dell’alpinista sta nel saper affrontare e superare queste difficoltà ed evitare o aggirare eccessivi pericoli. Il resto è retorica. Santi ed eroi lasciamoli al medioevo.

  12. Ognuno ha le proprie ossessioni, ma talvolta diventano malattia.
    Credo che farsi curare sia la strada più saggia. Bellissimo libre, lascia un velo di tristezza e di sgomento.
    Ciao Daniele, vorrei saperti ancora vivo.

  13. Semplicemente un grande uomo. Con la forza e l’umiltà è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi e per non seguire il programma universalmente seguito dagli altri alpinisti si è dedicato a qualcosa di non convenzionale qualcosa che se gli sarebbe riuscita la sua figura sovrasterebbe qualunque Alpinista aprendo una nuova pagina riservata solo a chi come lui ha saputo osare. È stato un grande privilegio conoscerti. Ti abbraccio!

  14. Una grande persona mossa da passione, curiosità e sicuramente anche da un pizzico di ambizione che non è detto essere cosa negativa…. seguendoti, leggendo di te ho la sensazione di aver capito chi eri veramente….sarebbe stato bello fossi riuscito nell’impresa… quante bocche che parlano a sproposito professandosi grandi alpinisti e non avresti chiuso…. purtroppo una fatalità ha distrutto tutto….spero che Mattia, tuo figlio, possa superare la tua perdita cercando e riuscendo a capire le motivazioni che ti hanno spinto a fare ciò che hai fatto….

    1. Hai detto bene “se fossi riuscito”.. E che ci fossero dei rischi oltre il consentito lo ha detto lui stesso scrivendo quel messaggio al figlio prima di partire.. Credo che Chiunque parta per una qualsiasi impresa lo faccia con la certezza di tornare, non lascia lettere di addio prima di partire. Poi ovvio che incidenti e imprevisti possono succedere. Io stesso sono precipitato in montagna e sono stato recuperato in elicottero e portato in ospedale. La mia opinione è che quanto successo era purtroppo largamente prevedibile. Auguro a suo figlio di superare tutto questo nel migliore dei modi ma forse, dico forse, avrebbe preferito crescere crescere con suo padre.

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