Le parole di Leo Messi diventano una nuova via sull’Aguja Guillaumet
Un bell’avvio di stagione in Patagonia. La finestra di bel tempo della scorsa settimana ha permesso agli alpinisti presenti in zona di realizzare alcune interessanti salite.
LEGGI ANCHE Patagonia: Della Bordella, Gheza e Villanueva nuova via su Aguja Mermoz
La nuova news che arriva dalla Patagonia riguarda i tre alpinisti, Facundo Saubidet, Jere Castana e Santi Scavolini che si sono cimentati sulla parete ovest dell’Aguja Guillaumet.
Saubidet aveva studiato dettagliatamente la montagna e la via di salita recandosi alla sua base con il fotografo Carloncho Guerra (foto e droni). In un secondo momento è ritornato all’Aiguille Guillaumet per effettuare un primo tentativo sulla via, in cordata con Franco Toscani, senza concludere il progetto. Non si è arreso ed è ritornato con Jere Castana e Santi Scavolini. I tre sono saliti in libera, superando difficoltà fino al 7b (solo un tratto bagnato al quarto tiro e tutto il quinto tiro sono stati superati in artificiale). Stimano l’ultimo tratto intorno all’8a. La via è di circa 400 mt.
Hanno battezzato la via “Andá p’allá”. Il nome trae spunto da una frase di Leo Messi durante la recente Coppa del Mondo in Qatar. Parole (diventate subito un tormentone) dette durante una intervista nei confronti di un giocatore dell’Olanda.
Il nome della via prende spunto dalla frase di Messi verso l’olandese,
la frase completa era:
Qué mirás bobo? Andá p’allá bobo.
Cosa guardi idiota? Vai per di là scemo.
e “Qué mirás bobo?” è il nome della via nuova di Della Bordella susulla Aguja Mermoz