L’ironia di Reinhold Messner: in vetta con un metro
Dopo la decisione del Guinness World Records di togliergli il primato di Re degli Ottomila per aver mancato per pochi metri la vetta dell'Annapurna nel 1985
Reinhold Messner fa dell’ironia sulla decisione del Guinness World Records di togliergli il primato di Re degli Ottomila perso per la vetta dell’Annapurna mancata per pochi metri nel 1985. E pubblica su Instagram un post che mostra un giovane Messner in montagna mentre misura una vetta con il metro a nastro (foto di Alessandro Ghezzer).
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Il 79enne invita i suoi sostenitori ad inviare altri fotomontaggi. Il più divertente riceverà un “Messnerband”, un gioco di parole del suo nome e il Maßband, il metro a nastro.
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All’indomani della notizia, è stata secca la replica di Messner.
Sciocchezze. In primis non ho mai rivendicato nessun record, perciò non mi possono disconoscere nulla. Inoltre, le montagne cambiano. Sono passati quasi 40 anni, se qualcuno è salito sull’Annapurna di certo siamo stati io e Hans. Quel giorno ho scalato una parete di 4000 metri e sono uscito sulla cresta della vetta, perché è lì che si giunge in cima. C’è poi da aggiungere che: in 50 anni le cose cambiano. Le vette di queste montagne sono costituite perlopiù da neve e ghiaccio, che hanno subito delle modifiche. Lassù non c’è nessuna croce o segnale del punto esatto, pertanto, dire che la vetta è cinque o dieci metri più a lato è ridicolo.
Cosa ha detto il suo compagno di tante avventure, Hans Kammerlander, che insieme a Messner era sull’Annapurna?
Kammerlander Così si distrugge l’alpinismo. Non mi interessa il numero di Ottomila scalati, ne ho abbastanza, ma tutto il dibattito è ridicolo. Ovviamente non esiste la certezza assoluta, erano altri tempi, senza gps. A quelle quote basta una tempesta di neve e la luce del sole offuscata. Siamo tuttora convinti di essere stati sulla vetta, ma chi sa se dietro al masso c’erano altri 5-6 metri da salire. Questo non toglierebbe comunque nulla alla nostra impresa.
Lo stesso Ed Viesturs, l’alpinista americano che, dopo il torto subito da Messner dal Guinness World, risulta essere il primo alpinista ad aver salito i 14 Ottomila, ha preso posizione (rifiutando il record).
Viesturs Messner e gli altri alpinisti hanno fatto di tutto per scalare le vere vette, al meglio delle loro conoscenze e nelle condizioni che hanno trovato sul posto. Sono fermamente convinto che Reinhold Messner sia stato il primo a scalare tutti e 14 gli ottomila e che questo debba essere riconosciuto. È stato il nostro precursore, non solo stilisticamente, ma anche fisicamente e psicologicamente, scalando senza ossigeno supplementare. Altri scalatori, come me, hanno potuto seguire le sue orme ispirandosi a lui. L’arrampicata è un viaggio personale e non dovrebbe riguardare liste o record.
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Sono sempre più convinto della inutilità del Guinness, molto simile all’ONU e al Ballon d’or.