L’italiano Henri Aymonod vince la Coppa del Mondo di Corsa in Montagna
Il valdostano si aggiudica anche il Kilometro Verticale Chiavenna–Lagùnc e la Coppa di specialità. Sventola il tricolore anche sul podio femminile della World Cup con Alice Gaggi che conquista la terza posizione dietro alla keniana Njeru e alla britannica Charlotte Morgan
È l’uomo dei Vertical e riporta in Italia dopo 4 edizioni la Coppa del Mondo di Corsa in Montagna: Henri Aymonod vince a Chiavenna come da pronostico, chiudendo la gara in 31’41, conquistando così il Trofeo più ambito della stagione e il titolo di specialità.
Sul terzo gradino del podio della World Cup femminile Alice Gaggi, 14° il suo tempo al traguardo di Lagùnc ma una posizione che le regala i punti necessari a chiudere nel migliore dei modi una stagione entusiasmante. Joyce Muthoni Njeru, la pantera keniana, vince la Coppa del Mondo Femminile chiudendo la gara con il settimo tempo (41’22), davanti alla britannica Charlotte Morgan.
La maschile
Il Kilometro Verticale Chiavenna – Lagùnc, gara a cronometro, ha assegnato oggi i punti finali per la conquista della World Cup di corsa in montagna. Qui, dove si sono realizzate le migliori prestazioni al mondo sul dislivello senza ausilio di bastoni, gli atleti si sono contesi il podio della Coppa fino all’ultimo, tra conferme e sorprese. Il pubblico e gli appassionati ci speravano e i pronostici lo vedevano favoritissimo, ma l’italiano Henry Aymonod ha regalato un’ottima prestazione che gli ha permesso di vincere la Coppa del Mondo e anche quella della specialità Vertical, mantenendo l’imbattibilità nelle “scalate” che detiene da ben tre anni.
Sensazioni bellissime, ho cercato di spingere forte su questi scalini, di rimanere concentrato per non sprecare passi ed energie. Penso di essere cresciuto tanto quest’anno, di aver fatto delle bellissime esperienze e gare in percorsi incredibili, più lunghe, più corte, di ogni tipo. Insomma una bellissima World Cup alla quale spero di partecipare anche il prossimo anno per scoprire nuovi posti e fare nuove avventure.
Dietro di lui l’ungherese Sandor Szabo, al primo posto nel ranking prima di Chiavenna, che ha chiuso la gara lontano dai primi con il tempo di 36’29, e il keniano Geoffrey Gikuni Ndungu, che conquista la Coppa di Specialità Classic, nonostante il 12° posto di oggi. La Coppa di specialità Long Distance va allo spagnolo Raul Criado Sanchez.
La femminile
Tra le donne è Joyce Muthoni Njeru a conquistare la Coppa, a cui aggiunge anche il trofeo della specialità Classic, guadagnando a Chiavenna i punti necessari a chiudere la classifica generale davanti a Charlotte Morgan (Coppa di specialità Long Distance) e all’italiana Alice Gaggi, che si aggiudica un ottimo terzo posto. Non riesce il colpaccio all’altra keniana, Lucy Wambui Murigi, che chiude solo al 9° posto, troppo poco per far tremare le consolidate posizioni delle favorite.
La gara ha anche riconfermato l’imbattibilità di due dominatori del Vertical: quella di Andrea Mayr, partita per ultima con il pettorale n° 1, che sorpassa tutte le dirette avversarie lungo i mille metri di dislivello chiudendo in 35’42 e sfiorando di appena due secondi il suo record ottenuto nell’edizione 2018, e del valdostano Henri Aymonod,che vince la Chiavenna – Lagùnc per la terza volta consecutiva, mantenendo l’imbattibilità sui vertical che detiene da ben tre anni.
Grande il successo di questa edizione del Kilometro Verticale Chiavenna – Lagùnc che ha portato la Coppa del Mondo in uno dei luoghi più suggestivi sulle Alpi italiane, tra mulattiere e baite, attraversando i boschi vestiti dei primi colori autunnali. Una gara che anche quest’anno ha attirato all’arrivo nel piccolo e fiabesco villaggio di Lagùnc tanti appassionati che festeggiato sotto i raggi di un timido sole l’arrivo dei Campioni della World Cup.