Mario Vielmo sullo Shisha Pangma. Corona il sogno dei 14 Ottomila
L'alpinista veneto diventa il 9° italiano a salire i Giganti della Terra senza ossigeno supplementare
Mario Vielmo completa i 14 Ottomila salendo lo Shisha Pangma. Montagna tentata diverse, per diversi motivi rimandata. Tutti senza usare ossigeno supplementare. È il 9° italiano (il 10° se si considera anche Fausto De Stefani, la cui collezione non è stata riconosciuta).
Lo Shisha Pangma era è il suo 14° Ottomila. Come detto non è la prima volta che lo tentava. Anche lo scorso autunno era lì. Dopo aver salito, il 3 luglio, il Nanga Parbat. A distanza di pochi mesi era di nuovo in pista. Con lui c’era l’amico Sebastiano Valentini. Poi, a causa dell’instabilità della neve sui pendii in quota dello Shisha Pangma, il Governo cinese chiuse ufficialmente la stagione alpinistica sull’Ottomila; la decisione dopo la tragedia che fece 4 morti, due alpiniste americane e due sherpa: Gina Marie Rzudicio, Anna Gutu, Tenjen “Lama” Sherpa e Mingmar Sherpa.
La scorsa primavera, stessa cosa. Dopo vari rinvii la Cina chiuse lo Shisha Pangma.
Nel 2004 Vielmo salì la cima centrale dello Shisha Pangma (8.008 m). L’obiettivo ora era la vetta principale.
Gli Ottomila di Mario Vielmo
- Dhaulagiri 1998
- Manaslu 2000
- Cho Oyu 2001
- Everest 2003
- Shisha Pangma 2004 (cima centrale)
- Gasherbrum II 2005
- Makalu 2006
- K2 2007
- Kangchenjunga 2013
- Annapurna 2016
- Lhotse 2017
- Broad Peak 2019
- Gasherbrum I 2021
- Nanga Parbat 2023
Altre imprese
Tra le altre cime intorno ai seimila metri raggiunte da Vielmo ricordiamo il Kilimanjaro in Africa; Illiniza, Cotopaxi e Chimborazo in Ecuador; Alpamayo, Quitaraju e Huascaran Sud in Perù.
Sin da giovane sua grande passione è stata inoltre lo scialpinismo. Oltre a numerose discese con gli sci o lo snowboard nelle Alpi italiane, come la parete nord della Marmolada o il Vajo Mosca nel Gruppo del Carega, al Manaslu ha ricoperto il tragitto tra i primi campi con gli sci da telemark, mentre al Dhaulagiri ha realizzato la discesa dal campo 2, da 6600 m., fino al campo base, con lo snowboard. Dallo Shisha Pangma è sceso con gli sci da 7400 m. sino al campo base. Dal Pik Lenin (7134 m) in Pamir ha effettuato la discesa integrale con gli sci da telemark.
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Nel 1994 in Canada ha completato la scalata di 14 cascate di ghiaccio, alcune delle quali di oltre 500 metri di lunghezza.
Filmografia
A partire dal 2003 Vielmo ha realizzato, come regista, produttore e interprete, una serie di documentari dedicati alla montagna ed in particolare alle vette da lui raggiunte.
- Everest 50 anni dopo (anno 2003), docufilm, regista, produttore e interprete.
- Cresta sui pascoli sulla scalata allo Shisha Pangma (anno 2004), docufilm, regista, produttore e interprete.
- La piramide di luce sulla scalata al Ghasherbrum 2 (anno 2005), docufilm, regista, produttore e interprete.
- I cembali del Makalu (anno 2006), docufilm trasmesso all’interno del programma televisivo Alle falde del Kilimangiaro
- K2, il sogno, l’incubo (anno 2007). Mario Vielmo ha contribuito alla realizzazione del docufilm RAI presentato in due puntate su RAI 2 e diretto dal noto giornalista sportivo Marco Mazzocchi.
- Himalayan Blackout (anno 2008), produttore e interprete. Il film documenta le toccanti proteste dei tibetani in esilio a Kathmandu ed emozionanti immagini della spedizione Everest 2008. Il film è stato proiettato durante la rassegna del film festival di Zakopane (Polonia).
- Kangchenjunga. I cinque tesori della grande neve (anno 2013), co-produttore e interprete. Il film è stato proiettato al Trento Film Festival ed ha vinto il premio come Miglior film di alpinismo al Milano Mountain Film Festival 2014. Prodotto anche in dvd per la collana Il grande alpinismo. Storie d’alta quota del Corriere della Sera nel 2018.
- Himalayan Last Day, regista, produttore e interprete. Il film documenta la valanga avvenuta al campo base dell’Everest e il terremoto che ha colpito il Nepal nel 2015. Il film è stato proiettato al Trento Film Festival ed è stato premiato come migliore opera filmica alla rassegna di Verona Mountain Film Festival 2017.
- Blue Ice Compact – Annapurna 8091, regista, produttore e interprete. Il film documentario racconta la difficile salita di una delle montagne più temute e pericolose del mondo.
- Lhotse Through The Storm, regista, produttore e interprete. Il film documenta la spedizione con i compagni Sebastiano Valentini e Nicola Bonaiti e la scalata alla vetta del Lhotse, raggiunta il 26 maggio 2017.
Solidarietà
Mario Vielmo è da sempre impegnato nella solidarietà verso il popolo tibetano e nepalese. Nel 2008/2009, ha contribuito attivamente al “Progetto fiaccola Olimpica Makalu” con la raccolta fondi e la costruzione di una scuola per i bambini tibetani a Dharamsala in India.
Dal 2015 è impegnato come promotore, assieme all’associazione Sidare Onlus, del progetto “Una scuola per il Nepal”, per la ricostruzione della scuola di Arugath in Nepal, dopo la distruzione causata dal terremoto del 2015. Mario Vielmo ha partecipato all’inaugurazione della nuova scuola il 30 maggio 2017, assieme a Luca Trevisan, pochi giorni dopo aver scalato la cima del Lhotse.