Michele Boscacci nuovo FKT sul Piz Bernina
Il campine di scialpinismo del CS Esercito si è cimentato in questa dura prova arrivando in vetta al 4000 (30 km e 3.743 mt d+) in 5h04' con partenza da Sondrio. Il precedente record era di Enrico Benedetti del 2008
Michele Boscacci ha stabilito il nuovo FKT (Fastest Know Time) di sola ascesa al Bernina con partenza da Piazza Garibaldi a Sondrio (307mslm). Il campione di scialpinismo del CS Esercito, ha raggiunto la vetta del Piz Bernina (4.050 mlsm) superando qualcosa come 30km con ben 3.743 metri di dislivello in 5h04’.
Sino a ieri il primato apparteneva al runner Enrico Benedetti che, nel 2008, era giunto in cima in meno di 8h per poi ripercorrere il medesimo itinerario in discesa con crono finale di 13h14’36”. Famoso per i successi scialpinistici, Michele Boscacci ha più volte dimostrato di saperci fare anche con le scarpette da running, ma mai l’avevamo visto cimentarsi in qualcosa di simile:
Il tentativo di record, o nuovo FKT come si dice ora, è nato quest’inverno. Questa sfida mi ha stuzzicato e ho subito detto sì. Non nego che, a metà della salita, non ero più così entusiasta della cosa. Mi son detto più volte, ma chi te l’ha fatto fare? Poi, sopra la Marco e Rosa, lo scenario che mi si è aperto dinnanzi mi ha ripagato di tutta la fatica fatta. Sono contento. E’ stata dura, ma anche avvincente; soprattutto quando ho lasciato la strada e ho cominciato a salire in quota. Devo ammettere che nel 2008 Enrico “Beno” Benedetti non era certo andato piano.
E ora?
Il primo importante, importantissimo appuntamento che ho sarà tra una decina di giorni. Dopo vari rinvii causa Covid, finalmente io e Alba riusciremo a sposarci. Per le gare invece l’inverno è ancora lontano.
Tornando alla performance, riorganizzata la logistica dopo il rinvio agostano per infortunio, l’atleta del Cs Esercito e della nazionale italian di skialp si è presentato in Piazza Garibaldi a Sondrio alle prime luci dell’alba. Due foto di rito e, ottenuto l’ok dai cronometristi, è partito alla volta di località Gombaro e Mossini. Attraversato il centro abitato ha quindi seguito la strada provinciale fino a Torre Santa Maria, per poi imboccare il Sentiero Rusca e raggiungere l’abitato di Lanzada.
Da lì la sua ascesa si è fatta costante. Abbandonato strade, case e asfalto si è inerpicato per sentieri sino a Campo Franscia, per poi puntare i rifugi Carate Brianza e Marinelli Bombardieri. E poi su sino all’attacco del canale di “cresta guzza” e al rifugio Marco e Rosa (3600mslm). Lì, nonostante la stanchezza e l’aria rarefatta, Boscacci ha dato fondo alle ultime energie sul tratto alpinistico che porta alla cresta finale e quindi alla vetta del Piz Bernina.