Monte Bianco: 4 morti in 2 giorni
Monte Bianco: quattro morti in altrettanti incidenti in appena due giorni. Gli incidenti tra mercoledì e giovedì, tre le vittime sul versante francese, una su quello italiano.
Monte Bianco: troppi incidenti
Almeno in due casi, la causa è stata l’abbondante neve ancora presente a quote che in anni passati non era presente. Quindi senza gli opportuni accorgimenti, il rischio è di scivolare.
L’ultima vittima è un alpinista polacco, morto mentre affrontava la via normale francese. L’incidente è avvenuto nel canale del Gouter. Una scivolata. Era da solo.
Sempre ieri l’altro un altro alpinista, un taiwanese di 36 anni, è morto dopo essere precipitato per 250 metri. Era con un amico trentatreenne all’altezza dello sperone Frendo, sulla parete Nord dell’Aiguille du Midi, in una zona nevosa e non tecnica. I due, a oltre 3.200 metri di quota, non si erano ancora legati quando il trentaseienne è precipitato. Il suo compagno di scalata ha solo sentito il rumore della caduta, ma non ha assistito all’incidente.
Un altro incidente attorno ai 2.000 metri, in Savoia. Ha perso la vita un escursionista cinquantenne. Il suo corpo è stato trovato ai piedi di una cascata, poco distante dall’itinerario del Tour du Mont-Blanc, che si snoda tra Francia, Italia e Svizzera. L’ipotesi della gendarmeria di Modane è che sia scivolato dopo essersi avvicinato troppo al salto d’acqua.
Mercoledì è morto in Valle d’Aosta un alpinista tedesco di 54 anni. L’incidente mentre stava scendendo insieme a due compagni dal rifugio Gonella (3.071 metri), dopo aver rinunciato a percorrere la via normale italiana al Monte Bianco a causa della scarsa visibilità. In un tratto innevato non ha indossato i ramponi, al contrario dei suoi amici, ed è scivolato in un canale. E’ stato trovato senza vita sul ghiacciaio del Miage.
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