Morto Giuliano Stenghel (Sten) precipitato a Tavolara in Sardegna

Molto conosciuto per la sua attività alpinistica e di solidarietà

È morto Giuliano Stenghel (Sten). È precipitato dalla cima di Tavolara. Il suo corpo è rimbalzato lungo le pareti e il crinale sottostante fino a cadere in mare.
Trentino di Rovereto e appassionato della Sardegna (aveva un domicilio a Porto San Paolo). Era innamorato della roccia. Era innamorato di Tavolara, dove aveva aperto numerose vie.

La tragedia stamattina verso le 11,30. A dare l’allarme sono stati dei subacquei che facevano delle immersioni proprio nella zona.

Il corpo è stato recuperato da una motovedetta della Capitaneria di porto e riportato a terra. Poche ore dopo i familiari, che non avevano più sue notizie da ore, hanno riconosciuto il congiunto.

Chi era Giuliano Stenghel

Giuliano Stenghel, considerato un maestro del friabile, in carriera aveva aperto oltre 200 vie. Sì, qualcosa come duecento vie nuove, ripetendone altre gia aperte, con difficoltà estreme ma soprattutto moltissime prime ascensioni solitarie.

 

leggi anche Il Giovane Guerriero, dedicata a Matteo Pasquetto la via sulle Grandes Jorasses

 

Dal 1978 è istruttore nazionale di alpinismo del Cai. Ha fondato l’associazione “Serenella” con l’aiuto di alcuni amici in ricordo della moglie. L’associazione si occupa di progetti solidali verso chi soffre, particolarmente bambini ed è attiva sul territorio con la costruzione di case, scuole, pozzi; finanzia cure ospedaliere o interventi chirurgici.
Nel 2017 ha ricevuto a Milano, a Palazzo Marino, il Premio Marcello Meroni della Società Escursionisti Milanesi per la categoria “solidarietà”.

Nel 1998 Giuliano, con alcuni amici alpinisti, promuove “Alpinismo e solidarietà” e nel 2005, con alcuni istruttori delle scuole di alpinismo trentine, il progetto “Per-Corso”, Corso di Alpinismo per ragazzi extossicodipendenti.

I libri

Giuliano è anche un fecondo scrittore, ricordo Lasciami volare (1995), La Casa del cielo (1996), Il Dito di Dio (1998), Se il sole sorge della figlia Chiara (1999), Grazie di cuore (2000), Il Grido del Gabbiano e il Garda verticale scritti a quattro mani con Fausto Camerini (2001), l’Opuscolo di Serenella, Le Primule Rosse (2003), Il suono del corno (2005), Dai bambini per i bambini… della figlia Martina (2005), Sulla vetta e…oltre con Mario Moschini (2006), I sogni riempiono la vita (2007) Ecco chi mi porta su una stella (2008), Nonno… perché abbiamo i denti d’oro? (2009); Voglio una vetta…dove ascoltare il mio Dio (2009), La mia Medjugorje (2010) e l’ultimo Sogni… e ancora sogni (2010) Più la notte è notte (2011) e l’ultimo P…come passione (2013). E questi libri sono serviti per sostenere l’Associazione Serenella.

I film

È stato anche protagonista del film a due puntate prodotto dalla Rai: Il Salto delle Streghe, e nel 1998 ha diretto e prodotto il suo primo cortome-traggio il Bimbo. E la storia continua…

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