Nanga Parbat: vetta per Latorre, Millerioux e Petrov
Nanga Parbat: è vetta! Ferran Latorre, Helias Millerioux e Boyan Petrov hanno raggiunto quota 8.126. Iñurrategi, Juan Vallejo e Mikel Zabalza ieri sono tornati al campo base del Gasherbrum II e rinunciano alla spedizione a causa del maltempo. K2: valanga a c3
AGGIORNAMENTO
Confermato: Ferran Latorre e i compagni – il francese Hélias Millerioux e bulgaro Boyan Petrov – hanno raggiunto la cima del Nanga Parbat. Appena arrivato al campo 4, Latorre ha inviato un messaggio al suo team per confermare. Per Latorre si tratta del 13° Ottomila.
Ora gli manca solo l’Everest. Senza ossigeno, come tutti gli altri.
AGGIORNAMENTO
E ci risiamo col Race Tracker. Vetta, non vetta? Così come accadde a febbraio per la spedizione di Txikon, Sapdara, Moro e Lunger, anche stavolta il dispositivo gps non ha segnato con precisione la bandierina della vetta del Nanga Parbat a 8.126 mt. Probabilmente Latorre e compagni l’hanno raggiunta; quello che si sa ora è che stanno scendendo e sapremo tutto con certezza solo quando il team scenderà a campo 4 e avrà modo di comunicare. A quanto pare il Tracker ha segnato il team a 8.100 metri a pochi metri dalla vetta, difficile non pensare che l’abbiano raggiunta. Anche se la casa costruttrice dice che vi è un margine di errore possibile di 3 metri. Allora? Può darsi che non abbia preso bene il segnale dei satelliti, che chi porta il dispositivo non lo tenga ben messo nello zaino oppure che l’errore arrivi da Google Maps nella mappatura.
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Giorno di vetta sul Nanga Parbat? Intanto una certezza dalle spedizioni sugli Ottomila arriva. La cordata composta da Alberto Iñurrategi, Juan Vallejo e Mikel Zabalza ieri sono tornati al campo base del Gasherbrum II: hanno rinunciato! Sono stati due giorni a c2 a causa di una forte tempesta (sono caduti circa 50 cm di neve e le previsioni sono negative). Ieri giunti al cb la decisione. Si torna a casa. Troppo pericoloso tentare… Il piano era di raggiungere la vetta del G2 per la via dei francesi.
E passiamo al Nanga Parbat. Ferran Latorre, Helias Millerioux e Boyan Petrov, che avevano raggiunto C3 (6500m) il 22 luglio, hanno ritardato la salita al C4 (7200m) per un giorno. Poi ieri sono giunti a c4. E stamattina è partito l’attacco alla vetta. Hanno superato il bacino Bazhin e sono attualmente sul canalone del trapezio sommitale del Nanga Parbat. In caso di successo, sarà 13 ° Ottomila per Ferran Latorre; il tutto senza bombole di ossigeno.
Infine il K2. Una valanga, l’altro giorno, ha spazzato via c3. Spedizioni a casa? Più di 100 i permessi per la salire la seconda vetta della Terra. Ma con i danni a c3 sarà difficile, se non impossibile, prefigurare una continuazione per la difficoltà logistica di andare più su. Ciò considerando il fatto che, da quanto si sa, si sono perse anche le bombole di ossigeno.
fonte: desnivel, altitudepakistan