No Tav: Torino-Lione è delitto climatico
Oggi nuova marcia in Val di Susa contro la relizzazione dell’opera di collegamento Italia-Francia
La nuova ferrovia ad alta velocità Torino-Lione?
È un delitto climatico.
È questa la definizione dell’infrastruttura data dal movimento No Tav, che oggi darà vita in Valle di Susa (Torino) a una nuova marcia.
Qualsiasi strategia che si propone di ottenere una riduzione immediata dei consumi energetici – spiega il movimento No Tav – è da preferirsi rispetto alle Grandi Opere come la Torino-Lione che già durante la fase di cantiere emettono gigantesche quantità di CO2. Per il tunnel di base non è stato rilasciato dai proponenti alcun studio certificato di bilancio di carbonio che dimostri che l’opera possa ridurre effettivamente le emissioni climalteranti.
Secondo il movimento No Tav:
la dimensione del cantiere (scavo totale di 42 milioni di m3), l’elevata potenza dei treni, nonché i consumi energetici per il raffreddamento e la ventilazione in fase di esercizio (circa 190 GWh/anno, pari alla domanda di circa 70.000 famiglie) vanificherebbero ogni eventuale futuro risparmio di emissioni serra.
fonte: ansa