Da oggi “14 Peaks” su Netflix. Nulla è impossibile con Nirmal Purja
Nirmal Purja: l’uomo dei 14 Ottomila in sette mesi. L’uomo che ha portato il suo team in vetta al K2 in inverno, chiudendo la stagione delle invernali sugli Ottomila
Nirmal Purja Siete pronti per 14 Peaks? Ragazzi, questo mese è stato un vortice pazzesco, siamo stati alle premiere di New York, Londra, Kendal e più recentemente a questa epica premiere del Nepal a Kathmandu. È stato fantastico vedere le reazioni di tutti ogni volta. Sono rimasto emozionato dal tuo amore per il film e dal suo messaggio di motivazione e determinazione.
È stato davvero fantastico vedere le reazioni di tutti al film in tutto il mondo, il messaggio è universale. Quando vedrete il film, capirete cosa intendo, non si tratta solo di montagna, ci sono tanti strati.
Non rimandare se non sei un alpinista, ci sarà qualcosa in questo film per te, promesso.
Nirmal Purja: l’uomo dei 14 Ottomila in sette mesi. L’uomo che ha portato il suo team in vetta al K2 in inverno, chiudendo la stagione delle invernali sugli Ottomila. L’uomo delle grandi imprese.
Nirmal Purja
Nims Purja è stato un bambino assetato di avventura e di giustizia, partito da un villaggio nepalese per diventare un soldato gurkha e trasformatosi poi, tra combattimenti e scalate, in un alpinista inarrestabile con una sfida da vincere. E con qualcosa da dimostrare: che possiamo spingere più avanti, e più in alto, i confini dell’impensabile.
Sotto lo sguardo degli dèi della montagna si svolge così la sua missione impossibile: salire in sette mesi tutti gli Ottomila della Terra («settimana più, settimana meno»: e saranno meno). Sette mesi, quattordici vette nella Zona della Morte. Per battere ogni record, per parlare al mondo da lassù.
Nirmal “Nims” Purja è nato nella regione del Myagdi del Nepal ed ha fatto parte dei Gurkha, reparto d’élite della fanteria britannica. Dal 2012 decide di concentrarsi sull’alpinismo d’alta quota, scalando poi nel 2014 il suo primo Ottomila, il Dhaulagiri. Nel 2016 scala l’Everest. Nel 2018 lascia l’esercito, dedicandosi a tempo pieno sull’alpinismo. Nasce quindi il suo progetto, molto ambizioso, di scalare tutti i 14 Ottomila in meno di 7 mesi da lui denominato “Project Possible 14/7” (il record precedente apparteneva al sudcoreano Kim Chang-Ho che nel 2013 aveva scalato l’ultimo Ottomila in un percorso durato 7 anni, 10 mesi e 6 giorni).
Purja è ambassador Osprey.
La squadra da lui scelta per completare il progetto è composta da amici e sherpa: Mingma David Sherpa, Gesman Tamang, Galjen Sherpa, Lakpa Dendi Sherpa e Halung Dorchi Sherpa (Mingma Sherpa, oltre a condividere il record di velocità con Nirmal Purja, diventa il più giovane, a 30 anni, ad aver scalato tutti gli Ottomila).
La corsa ai 14 Ottomila
Nirmal Purja ha completato tutti i 14 Ottomila col record di minor tempo impiegato: 189 giorni. Avventura iniziata il 23 aprile 2019 con l’Annapurna. Il primato era del coreano Kim Chang-ho, che ci aveva impiegato sette anni, 10 mesi e sei giorni, prima ancora di Jerzy Kukuczka, che ci impiegò un circa mese in più.
Nirmal Purja è diventato così il 43° alpinista ad aver scalato tutti gli 8000 utilizzando l’ossigeno supplementare, il 3° nepalese a completare l’impresa.
I 14 Ottomila
Il primo Ottomila è l’Annapurna, salito il 23 Aprile lungo la via normale per la parete nord. Il 12 maggio, in condizioni davvero proibitive a causa del forte vento, alle ore 18:00 raggiunge la vetta del Dhaulagiri senza far uso dell’ossigeno supplementare (unica squadra a salire la via normale in primavera). Alle 7 del mattino successivo la squadra rientra al campo base, spostandosi subito via elicottero alla base del Kanchenjunga che scala il 15 maggio.
A fine maggio Purja è protagonista di un’impresa titanica: il 22 maggio scala la montagna più alta della terra, l’Everest: dopo un breve riposo di due ore a Colle Sud, raggiunge la vetta del Lhotse (8516 m) dopo sole 10 ore e 15 minuti dal raggiungimento della vetta più alta del pianeta. Tornato al campo base parte per il Makalu che scala il 24 maggio, 38 ore dopo l’arrivo in vetta al Lhotse: conquista così il record mondiale di salita di 3 Ottomila in 3 giorni. Col Makalu Purja termina il programma dei sei Ottomila nepalesi e si concede un riposo di circa un mese per affrontare gli Ottomila del Pakistan. Il 3 luglio raggiunge la vetta del Nanga Parbat, il 15 luglio il Gasherbrum I e il 18 luglio il Gasherbrum II. La mattina del 24 luglio alle 7:50 (ora locale), dopo aver guidato il suo team nel fissaggio delle corde lungo il Collo di bottiglia e il traverso, raggiunge la vetta della seconda montagna più alta della terra, il K2. La scalata risulta molto impegnativa a causa del pericolo valanghe e della neve alta. Due giorni dopo è già in cima al vicino Broad Peak, completando il suo 11° Ottomila in soli 3 mesi.
Il 23 e il 27 settembre scala, rispettivamente, Cho Oyu e Manaslu. Il completamento del progetto viene però messo in discussione nei giorni seguenti: la Cina, reputando che lo Shishapangma fosse diventata troppo pericolosa a seguito di una serie di incidenti mortali, decide di non rilasciare più permessi di scalata. Grazie all’aiuto del governo nepalese, tuttavia, Purja ottiene un permesso speciale di scalata. Il 29 ottobre alle 8:58 locali, assieme a Mingma David Sherpa, Galen Sherpa, Gesmam Tamang raggiunge il suo ultimo Ottomila, completando il progetto nel tempo record di 6 mesi e 6 giorni.
- Annapurna, 23 aprile 2019
- Dhaulagiri, 12 maggio 2019
- Kanchenjunga, 15 maggio 2019
- Lhotse, 22 maggio 2019
- Everest, 22 maggio 2019
- Makalu, 24 maggio 2019
- Nanga Parbat, 3 luglio 2019
- Gasherbrum I, 15 luglio 2019
- Gasherbrum II, 18 luglio 2019
- K2, 24 luglio 2019
- Broad Peak, 26 luglio 2019
- Cho Oyu, 23 settembre 2019
- Manaslu, 27 settembre 2019
- Shisha Pangma, 29 ottobre 2019
Il film
Ad inizio novembre è uscito il il trailer. I, film si chiamerà “14 Peaks: Nothing is impossible”. In onda dal 29 novembre in 191 paesi, sarà tradotto in 31 lingue.
Nirmal Purja Ragazzi non avete idea di quanto mi faccia sentire umile questo lancio del trailer. Quando ero bambino non avevamo la TV. Andavamo di nascosto verso la casa dei vicini e guardavamo la TV dalla finestra. Se ci beccvano a guardare, saremmo stati sgridati. Così, venire da quello a un posto dove mi trovo ora, mi stupisce. Insieme al mio team siamo riusciti a fare tutti i filmati e a produrre questo film. Sono anche così grato al nostro regista e ottimo amico Torquil Jones per aver lavorato così duramente negli ultimi 18 mesi e aver dato vita alla mia storia.
Onestamente gente, vi sono molto grata e non vedo l’ora che possiate vedere questo viaggio – questo è per tutti voi che mi avete sostenuto e mi avete portato avanti per andare sempre più in alto, impegnarvi sempre di più e mostrare al mondo che niente è impossibile.