Ogre: trio russo tenta la terribile parete Nord

Ogre: trio russo tenta la parete Nord del terribile Settemila (Baintha Brakk I, 7.285 m). Parliamo di una montagna iconica, famosa per le avventure calcate sulle sue pareti. E oggi parliamo di una parete che è uno dei problemi irrisolti dell’Himalaya. A provarci sono i russi Ratmir Mukhametzyanov, Alexander Parfenov e Alexey Sukharev.

Mukhametzyanov prima di tentare l’impresa dice che l’imminente spedizione è il culmine della loro evoluzione come scalatori nel corso di molti anni.

Solo ora siamo diventati in grado di realizzare qualcosa di significativo e lasciare il segno nella storia con la prima salita di una montagna leggendaria.

I tre li conosciamo, non sono proprio alle prime armi, lo scorso anno hanno vinto la versione russa del Piolet d’Or per il loro nuovo percorso (Lost world) sul Military Topographers Peak nel Tien Shan.

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Ogre

L’Ogre è un’impressionante torre di granito che erutta da tre gruppi di cime frastagliate di Karakoram: i Latoks, gli Ogres e le Torri Biacherahi. La parete nord dell’Ogre è accessibile dal ghiacciaio Choktoi.

Tre salite nella storia. La prima, nel 1977 di Doug Scott e Chris Bonington, è una di quelle ben note epopee di montagna. Dopo aver scalato lo sperone sud-ovest fino alla vetta sud, Doug Scott si infortuna ad entrambe le gambe in una caduta, ma riusce a strisciare giù, sì a strisciare, per la montagna. Sopravvivono!
La seconda salita, di Urs Stocker, Iwan Wolf e Thomas Huber nel 2001 sulla parete sud dopo tanti tentativi falliti nel corso degli anni (circa 20 spedizioni negli anni).
Kyle Dempster e Hayden Kennedy realizzano la terza salita nel 2012 attraverso un nuovo percorso lungo la parete sud e per questa salita vinsero un Piolet d’Or.
Parliamo di una montagna difficile, pericolosa, da tutti i versanti.
L’ultimo tentativo sull’Ogre l’anno scorso. Ci provarono Francois Cazzanelli e Matteo Della Bordella, Silvan Schupbach e Symon Welfringer. Tentarono il pilastro sud-est. A causa delle condizioni, non sono arrivati molto lontano, riuscirono ad aprire una nuova via sul Baintha Kabata, una vetta vicina il cui nome significa Il figlio dell’orco.

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Ogre: parete Nord

Nel 2012, Herve Barmasse e Daniele Bernasconi ci provarono. Ancora una volta, il maltempo ha impedito loro di tentare la parete verticale e pericolosa.
Nel 2013 toccò a Bruce Normand (Regno Unito), nel 2015 con lo statunitense Billy Pierson. Fermati anche questi due tentativi…

Ora tocca ai russi…

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