Omar Di Felice torna in Antartide in solitaria a difesa del clima

La prima volta in cui ho messo piede sul suolo antartico mi sono trovato di fronte a una natura così grande da lasciarmi a tratti smarrito e impaurito. Questa volta il sentimento predominante è l’entusiasmo di tornare nel luogo sognato sin da quando ero giovane.

Omar Di Felice

A novembre, il 10, partirà di nuovo. Omar Di Felice, dopo il tentativo dello scorso anno (ritiratosi per motivi personali) partirà dalla costa antartica di Hercules Inlet, a sud del continente americano. Viaggerà in solitaria e in completa autonomia, con una bici speciale e una slitta attaccata dietro. La sua impresa è a difesa del clima, con un’opera di sensibilizzazione per il cambiamento climatico che in questa parte del Pianeta gli effetti sono drammatici.

Che avventura!

Con la sua “fat bike” dalle ruote larghe e anche chiodate, in modo da far presa sul ghiaccio (nella slitta ci saranno viveri, vestiti, fornelletti e ogni tipo di attrezzo per far fronte ai possibili guasti meccanici), punterà alla base al Polo Sud, unico punto in cui potrà rifornirsi. Da lì proseguirà verso la costa opposta, a sud della Nuova Zelanda. Raggiungerà il ghiacciaio Everett, e da lì tornerà al Polo. Lì si imbarcherà su di un aereo per la costa atlantica e poi per il Cile.
Non una cosa da poco, anzi: c’è da coprire una distanza di circa 1500 km in sella, su ghiacciai interrotti dai crepacci, temperature a 40 gradi sotto zero e tormente di neve. Nessuno ci è riuscito sinora, nessuno finora è arrivato al Polo Sud totalmente in bici.
Dovrà pedalare per circa 70 giorni, nutrrendosi di liofilizzati. Il ciclista estremo, 42enne romano, è pronto, in quest’ultimo si è allenato parecchio, le sfide estreme sono il suo pane quotidiano. Nel 2023 ha portato a casa la vittoria della Transamerica Bike Race, ha vissuto una bella avventura in Himalaya, poi l’Ultrabiking Sardinia. Ed altro ancora.
Il viaggio potrà essere seguito costantemente sui canali social dell’atleta.