Orsi Trentino, il Consiglio di Stato dice no all’abbattimento
Il Consiglio di Stato ha sospeso i provvedimenti di abbattimento degli orsi Jj4 e Mj5, impugnati dalle associazioni animaliste. Il ricorso presentato da Lav Italia a Leal. Parliamo di Jj4 ed Mj5, la prima catturata e attualmente rinchiusa al centro faunistico del Casteller e la seconda ancora in natura, in libertà; per ‘Jj4’ è già pronto un progetto di trasferimento presso il ‘Libearty Bear Sanctuary’ di Zarnesti in Romania.
Il Consiglio di Stato
La terza sezione ha reso noto di aver accolto i ricorsi delle associazioni animaliste sospendendo le ordinanze di abbattimento del presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.
Con la sospensione dell’abbattimento dei due plantigradi da parte del Consiglio di Stato – ‘Jj4’ è l’esemplare ritenuto responsabile dell’aggressione mortale ad Andrea Papi il 5 aprile scorso nei boschi di Caldes in Val di Non in Trentino – ora la vicenda ritorna al Tar di Trento che dovrà fissare una nuova udienza.
Il commento del Presidente Pat Fugatti
È un’ordinanza che ci lascia perplessi, e che ci fa chiedere se valga di più la vita di un animale o quella di un essere umano. Dopo tutto quello che è accaduto, il dolore ed il lutto, le preoccupazioni della nostra comunità, mi chiedo se c’è ancora rispetto della vita umana, ma anche nel confronti delle comunità montane trentine, costrette a convivere quotidianamente con la presenza di esemplari pericolosi che mettono a rischio la sicurezza pubblica. Lo spirito dell’odierna ordinanza del Consiglio di Stato è lo stesso di quella che impedì la cattura di JJ4, resasi poi autrice lo scorso aprile di un’aggressione mortale. Nelle prossime ore analizzeremo in dettaglio ogni risvolto giuridico di quest’ultimo atto, ma al di là di quanto deciso oggi dal Consiglio di Stato posso assicurare che assieme a tutta la Giunta continueremo a lavorare per assicurare la massima sicurezza alla comunità trentina, consapevoli e convinti che l’unica via per garantirla appieno sia quella di provvedimenti veloci e puntuali che rendano possibile anche l’abbattimento degli esemplari pericolosi.
Si conferma inoltre l’impegno per il piano di contenimento degli esemplari, attualmente all’attenzione del ministero competente, un piano che riteniamo necessario in quanto le dimensioni del nostro territorio non sono compatibili con il numero di esemplari oggi presenti.